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Il progetto

Alba-Canelli: via libera alla ciclabile da 10 milioni che unirà le colline patrimonio Unesco

La lunghezza del tratto sarà di circa 30 chilomteri

Alba-Canelli: via libera alla ciclabile da 10 milioni che unirà le colline patrimonio Unesco

Foto di repertorio

Una pedalata in avanti per il gioiello della mobilità dolce pronto a prendere vita nel cuore delle colline patrimonio dell’umanità. L’Alba-Canelli, futura ciclabile di quasi 30 chilometri, ha finalmente il suo progetto di fattibilità tecnico-economica, primo passo concreto verso la realizzazione dell’opera. Il via libera è arrivato nei giorni scorsi con l’approvazione della delibera da parte della Giunta di Alba, Comune capofila dell’iniziativa.

Il percorso attraverserà un mosaico di territori ad alta vocazione turistica e paesaggistica: da Alba a Canelli, passando per Guarene, Castagnito, Neive, Castiglione Tinella, Santo Stefano Belbo, Calosso, Castagnole delle Lanze e Costigliole d’Asti. A firmare il progetto, selezionato tramite un concorso di idee aperto ai professionisti, è Patrizia Scrugli, architetta milanese.

«La delibera segna un passaggio molto importante, perché finalmente abbiamo il progetto. Parliamo di una pista ciclabile che si estenderà per quasi 30 chilometri. Sarà realizzata con 10 milioni di finanziamento regionale, più il contributo dei Comuni coinvolti, compresa Alba. Da tempo il nostro territorio necessita di interventi come questo, che possano davvero permettere la crescita della mobilità dolce e sostenibile, oltre a sostenere il turismo ciclopedonale, ancora di più tra Langhe e Monferrato», ha dichiarato il sindaco Alberto Gatto, entusiasta per l’apertura di una nuova stagione per le due ruote.

Il tracciato, suddiviso in sei tratte, partirà da Ovest, nei pressi del viadotto dell’Asti-Cuneo ad Alba, lungo le sponde del Tanaro, per concludersi a Est, nel parco Giancarlo Scarrone di Canelli, alle spalle del fiume Belbo. L’opera sarà parte di una più ampia rete ciclabile che collegherà Alba e Alessandria, rafforzando l’infrastruttura verde del territorio.

Non mancheranno le sfide progettuali: ad Alba sarà necessario valutare il superamento del Riddone, mentre a Guarene resta da chiarire il possibile utilizzo del tratto abbandonato della bretella autostradale. Il progetto, comunque, punta a minimizzare l’impatto ambientale, integrandosi con il paesaggio collinare e urbano, e sarà arricchito da servizi accessori: ricoveri per le bici, stazioni di manutenzione, pannelli informativi e segnaletica turistico-culturale.

«È un progetto di grande portata e un plauso va agli uffici e a tutti i tecnici che vi hanno lavorato. La nostra Amministrazione, da subito, ha voluto sposare con fiducia e ambizione la causa della mobilità sostenibile. Per noi, l’obiettivo consiste anche nel ridurre il traffico veicolare e l’inquinamento», ha concluso Edoardo Fenocchio, assessore alla viabilità albese.

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