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Il caso
22 Agosto 2025 - 14:50
Passaporti italiani, foto d'archivio
Un attacco informatico ha colpito quattro alberghi italiani, a Ischia, Milano Marittima, Venezia e Trieste, con il furto di oltre 70 mila documenti d’identità e passaporti. Il materiale, sottratto tra giugno e luglio, è finito in vendita su un forum del dark web a prezzi compresi tra 800 e 20 mila euro, con contatti diretti via Telegram.
Secondo l’Agenzia per l’Italia Digitale, l’autore, noto con l’alias "mydocs", ha sfruttato accessi non autorizzati ai sistemi informatici delle strutture. Un primo lotto di archivi ha riguardato tre hotel di fascia alta, mentre l’8 agosto è stata diffusa una nuova raccolta da 17 mila documenti riferita a un albergo di Trieste.
Gli esperti spiegano che questi database rappresentano una risorsa preziosa per i criminali, che li utilizzano per realizzare documenti falsi, aprire conti bancari o linee di credito fraudolente e organizzare truffe basate su furti di identità e social engineering. Le conseguenze per le vittime possono essere anche di natura economica e legale.
L’associazione Aduc invita i cittadini a prestare attenzione quando consegnano i documenti in albergo, chiedendo se i dati vengano solo fotocopiati o digitalizzati e verificando le misure di protezione adottate dalle strutture. È inoltre consigliato limitare la diffusione di copie non necessarie e privilegiare versioni meno leggibili, per rendere più difficile un eventuale utilizzo illecito.
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