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Il caso

Sottrazione di minori, chiesti tre anni per la madre scappata nelle Filippine

«Mio marito sapeva tutto del nostro viaggio. Ma ha iniziato a minacciarmi, e io non sono più potuta tornare. La situazione in Italia era diventata insostenibile»

Sottrazione di minori, chiesti tre anni per la madre scappata nelle Filippine

Tre anni di carcere. È la richiesta della Procura di Torino per una donna accusata di sottrazione di minori, dopo essere partita nell’agosto 2022 con i due figli gemelli verso il proprio Paese d’origine, le Filippine. Da quel giorno, nessun ritorno in Italia e nessun contatto con il padre dei ragazzi, residente a Torino, che ha sporto denuncia per far partire le indagini. La coppia, trasferitasi nel Torinese per motivi di lavoro, era in crisi. Prima della partenza, l’uomo – assistito dall’avvocata Chiara Di Tanno – aveva notato che la moglie prelevava, senza preavviso, somme insolite dal conto comune. Nell’estate del 2022 provano a ricucire, partendo per una vacanza in Portogallo. Ma proprio lì, lei si infortuna e comunica l’intenzione di tornare nelle Filippine per curarsi, garantendo però che sarebbe rientrata in tempo per l’inizio della scuola. Promessa mai mantenuta. Davanti al giudice, lo scorso maggio, la donna ha negato la ricostruzione dell’accusa: «Mio marito sapeva tutto del nostro viaggio. Ma ha iniziato a minacciarmi, e io non sono più potuta tornare. La situazione in Italia era diventata insostenibile». Secondo la sua difesa – l’avvocato Emanuele Zanalda – i figli le sono stati affidati in via esclusiva dal tribunale del suo Paese. Da lì, la richiesta di assoluzione.

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