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Il caso

Don Alì davanti alla giudice: l'interrogatorio durato due ore

I due presunti complici, attualmente sottoposti all’obbligo di firma, compariranno oggi per l’interrogatorio di garanzia

Don Alì davanti alla giudice: l'interrogatorio durato due ore

Alì Said, 24 anni, noto come “Don Alì”, ha risposto per due ore all’interrogatorio di garanzia in carcere davanti alla giudice Francesca Morelli. L’avvocata Federica Galante ha dichiarato solo: «Il mio assistito si è assunto la propria parte di responsabilità». Secondo la legale, Said è stato collaborativo per tutta la durata dell’udienza, senza però rinunciare al suo modo di essere egocentrico. Il giovane, autoproclamatosi il “re dei maranza” torinesi, è stato arrestato lo scorso fine settimana dalla Squadra Mobile nell’ambito di indagini coordinate dal pm Roberto Furlan. È accusato di atti persecutori e diffamazione aggravata nei confronti di un maestro di una scuola della Barriera di Milano. Secondo l’accusa, Said avrebbe definito il docente «il maestro che abusa i bambini» e, il 21 ottobre, insieme a due complici di 24 e 27 anni, avrebbe atteso l’insegnante mentre si recava a prendere la figlia di tre anni. L’uomo sarebbe stato accerchiato e colpito con uno schiaffo al collo, accompagnato da minacce: «Hai alzato le mani a nostro nipote, se lo tocchi di nuovo sparisci dalla faccia della terra». La vittima ha trovato riparo nella scuola e ha contattato il 112, presentando poi denuncia. I due presunti complici, attualmente sottoposti all’obbligo di firma, compariranno oggi per l’interrogatorio di garanzia.

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