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Omicidio Poggi

Garlasco, Sempio ribadisce la sua innocenza: “Quel Dna non prova nulla”

La difesa punta sul contatto indiretto e prepara nuovi dettagli sui movimenti in casa Poggi, mentre gli inquirenti ricostruiscono il movente

Garlasco, Sempio ribadisce la sua innocenza: “Quel Dna non prova nulla”

Dopo la recente notizia della compatibilità del Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi con la linea maschile di Andrea Sempio, in famiglia a Garlasco non sono arrivate dichiarazioni dirette. L’unico commento è stato affidato agli avvocati: “Dalla perizia non emergono novità significative, stiamo preparando una nuova memoria difensiva”, ha spiegato l’avvocato Liborio Cataliotti.

Andrea Sempio ha trascorso la giornata lontano dai riflettori, evitando contatti con la stampa. Le troupe televisive presenti davanti alla sua abitazione non hanno registrato alcuna apparizione sua o dei genitori. L’area davanti alla casa è da tempo regolamentata da una transenna, disposta dal sindaco dall’inizio della nuova indagine della Procura di Pavia per limitare l’accesso dei giornalisti e dei curiosi.

Gli abitanti di Garlasco ormai reagiscono con un misto di indifferenza e fastidio alla presenza dei media. “Siete ancora qui?”, commenta un anziano in un bar vicino, osservando le telecamere. Nonostante il fermento esterno, la vita della famiglia procede senza apparenti scossoni.

Il 37enne, attraverso i legali, ha ribadito la propria innocenza e manifestato “profonda amarezza” per le indiscrezioni sulla perizia genetica diffuse prima del deposito ufficiale delle conclusioni. Il suo team difensivo, pur pronto a qualsiasi risultato, ha sottolineato che i dati divulgati rappresentano solo informazioni biostatistiche parziali e non una perizia completa, invitando alla cautela nell’interpretazione.

Secondo la difesa, il Dna rilevato sarebbe un “aplotipo parziale, misto, degradato e di bassa intensità”, che non costituisce prova di un contatto diretto tra Sempio e la vittima. Gli avvocati stanno quindi preparando una memoria dettagliata sui movimenti di Andrea in casa Poggi la mattina dell’omicidio, per dimostrare la possibilità di un contatto mediato da oggetti, piuttosto che diretto.

Il caso Garlasco continua a dividere l’opinione pubblica: mentre gli inquirenti sostengono di aver ricostruito il movente con precisione, la difesa insiste sulla mancanza di elementi determinanti e sull’impossibilità di attribuire in modo univoco il Dna a Sempio.

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