Grandi novità per chi cerca una pizzeria da asporto a Caselle: in via Torino 118 è da poco operativa Staje senza pensier’ 2. Si tratta della terza attività aperta sul nostro territorio da Paolo Haiducu. Andiamo con ordine: a maggio 2017 è stata inaugurata Sient’a mme, sempre a Caselle, sempre in via Torino. A febbraio 2020 c’è stato poi il trasferimento in un locale più ampio, l’attuale sede di via Guibert 50, per sfruttare al meglio la possibilità di consumare la pizza appena sfornata. A maggio dell’anno scorso è arrivato Staje senza pensier’ situato a Borgaro, con posti a sedere esterni.
Pizzeria a Caselle, la storia di Paolo Haiducu
La storia di queste tre pizzerie affonda le sue radici nel vissuto personale di Paolo: rumeno di origine, è arrivato in Italia diciottenne, nel 2002. È lui ad occuparsi personalmente dell’impasto per tutte e tre le sedi ed è lui stesso ad averlo ideato dopo lunghi esperimenti. «Ho iniziato quasi per caso, lavorando per 14 anni in un panificio - ha ricordato il titolare - lì mi sono innamorato delle farine e soltanto in seguito della pizza. Quando potevo uscivo a cena, spinto da una grande curiosità per i piatti italiani. Un giorno ho provato una pizza, bella esteticamente e molto leggera, così ho detto a mio fratello “Proviamoci anche noi”. Nel giro di qualche mese abbiamo ottenuto un risultato simile, ma volevo darle maggiore croccantezza. Così ho utilizzato alcuni metodi di panificazione, alzato l’idratazione oltre l’80%, introdotto l’utilizzo della biga».
Materie prime d’eccellenza per una pizza di qualità
Il risultato è sotto gli occhi di tutti e da ormai quattro anni riceve continui apprezzamenti: «Vado molto orgoglioso della mia pizza perché è unica, l’ho creata io stesso ispirandomi alla tradizione napoletana ma apportando delle modifiche - ha spiegato il titolare - è più croccante, non possiede l’effetto gomma, ha un cornicione maggiormente pronunciato e molto alveolato». Sient’a mme e i due Staje senza pensier’ oggi utilizzano farine macinate a pietra con l’aggiunta di gemme di grano, le eccellenze del territorio, prodotti a chilometro zero, marchiati IGP o provenienti da presidi Slow Food.
Il futuro è ancora tutto da scrivere… anche a Torino!
E la sperimentazione continua, cercando continuamente di migliorarsi: «Ogni pizza in lista è studiata e il menù cambia quattro volte all’anno, una per ogni stagione - ha continuato Paolo - ora per esempio per l’estate abbiamo una specialità con pomodori di Corbara e pomodori secchi, ma trovano spazio anche pizze fritte e altre stuzzicherie partenopee come le montanarine, gli scugnizzi napoletani e a breve arriveranno anche i dolci campani, dalle zeppole ai babà». E il futuro è ancora tutto da scrivere: nei prossimi sei mesi è prevista l’apertura di una nuova pizzeria a Torino.
Info e contattiSient’a mme: Caselle, via Guibert 50 (324.7972744)
Staje senza pensier’: Borgaro, via Cirié 27 (320.8368257)
Staje senza pensier’ 2: Caselle, via Torino 118 (327.5314406)
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