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28 Febbraio 2022 - 07:00
Dopo due anni di pandemia, il Piemonte ha una gran voglia di ricominciare e lo dimostra a Dubai, all’esposizione universale dove, nella mattinata di domenica, è stata inaugurata la vetrina piemontese al Padiglione Italia, dominato da una copia del David realizzato in materiali ecologici con una scannerizzazione dell'originale fatta da Leonardo. Un percorso fra diverse teche dove si parte dal design dei modelli Fiat che hanno fatto la storia per arrivare agli esoscheletri e alla tuta spaziale che potrebbe segnare il passaggio dall’automotive all’aerospazio. La tuta, infatti, è realizzata da Sabelt assieme ad Alenia e rappresenta un po’ la voglia di “volare” della Regione che ha investito (e vuole investire) in questa opera di promozione.
La giunta regionale, infatti, ha deliberato una spesa fino a 2 milioni di euro per sostenere la promozione piemontese a Dubai e sull’intero mercato emiratino. Nel calcolo rientrano i 300mila euro spesi per i tre mesi di campagna pubblicitaria delle montagne olimpiche nello SkiDome, il complesso sciistico indoor, che di fatto, scherzano ma neppure troppo in Regione, «costa meno di tre settimane nelle aree di Grandi Stazioni», mentre per la presenza nel padiglione ne sono stati spesi 440mila.
Ma l’obiettivo, come si è detto, è sfruttare le potenzialità di mercati assolutamente nuovi per il territorio e per le sue imprese: ergo, qui a Dubai non si “vende” soltanto il prodotto d’eccellenza già ben conosciuto, anche se magari solo per immagini, ma si spinge direttamente il produttore, la fabbrica, la tecnologia, il know how.
Sia Ceip sia Visit Piemonte, l’altra realtà “in house” della Regione presente qui a Dubai, guardano con interesse all’approvazione del prossimo bilancio perché, dopo il rinnovo delle cariche, con i nuovi presidenti Dario Peirone e Beppe Carlevaris, e i nuovi direttori generali, lo scopo è potenziare sempre più questo meccanismo di promozione e valorizzazione del territorio. Anche se è ancora presto per dire a quanto ammonteranno le ricadute. Per il turismo, per esempio, gli osservatori di Visit Piemonte terranno d’occhio le aree di provenienza di prenotazioni e richieste di informazioni. Per il settore manifatturiero, grande importanza avranno le partecipazioni alle prossime grandi fiere nel settore del Luxury experience, dell’aerospazio e del food design.
La questione, comunque, non è solo di immagine: certo, non è che si possa pensare di avere emiri pronti a lanciarsi a spazzaneve sulle nostre montagne (in caso di mancanza di neve, la portano loro, un po’ come in una vecchia barzelletta), però bisogna ricordare la particolarità di Dubai: sostanzialmente un gigantesco hub di turisti, di cittadini, di varie nazionalità, di business ai diversi livelli. Ecco, a questo pubblico per forza di cose di fascia medio alta, si rivolge la Regione.
Ma anche i mercati islamici hanno una importanza che cresce nel tempo: per esempio, qualcuno si potrà sorprendere ma sono numerose le imprese piemontesi nell’enogastronomia che hanno ottenuto la certificazione halal. Tra queste, anche un produttore di spumante di Alba, che commercializza le sue “Bollicine” analcoliche nel mondo mediorientale con dati in crescita costante.
Quindi, nell’attesa che il futuro di Stellantis sia svelato, con un settore automotive di autentica eccellenza in grado di trovare altri mercati, possiamo ambire «allo spazio – come ha detto l’assessore all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca, arrivato in mattinata a Dubai – e abbiamo il lusso, abbiamo grandi marchi. Qui – alludendo alla mostra – tutto raccontato in uno spazio piccolo, ma significativo. Una opportunità per farci scoprire al ritorno in Italia».
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