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26 Giugno 2021 - 08:46
Un cambio di proprietà mette a rischio i servizi di nove strutture per 150 anziani e malati psichiatrici. Ma ci sono pure 130 persone che rischiano di rimanere senza lavoro. Per questo ieri hanno scioperato davanti alle sedi delle Asl di Chieri e di Torino: «Bisogna tutelare dipendenti e utenti» tuonano Cgil, Cisl e Uil.
Il problema riguarda la residenza Domus Aurea e la Casa Giardino a Marentino, la San Giovanni Battista e la San Francesco di Torino e altre strutture ad Albugnano, Berzano San Pietro e Castelnuovo don Bosco, nell’Astigiano.
La causa scatenante è il passaggio di proprietà delle nove strutture, che il 1° luglio passeranno ufficialmente dalla torinese Sanitalia Service alla friulana Zaffiro Nord. Al momento, però, non si sa che fine faranno i 130 addetti che ci lavorano, mettendo a rischio la continuità dell’assistenza per i 150 pazienti fra anziani e malati psichiatrici interessati. Per questo ora dipendenti e sindacati sono sul piede di guerra, anche perché finora gli incontri con l’azienda non hanno prodotto risultati. A sostenerli ci sono anche i sindaci dei Comuni dove hanno sede le strutture, che ieri hanno partecipato alle manifestazioni di Chieri e Torino.
La nuova proprietà corregge le cifre e dice di voler assumere 96 persone, cui offre un contratto differente. In un comunicato Zaffiro accusa i sindacati di mentire e di danneggiare gli ospiti con scioperi organizzati proprio durante il passaggio di consegne, arrivando a minacciare azioni legali. Poi replica che «assumerà tutto il personale necessario, in base alla propria organizzazione, per garantire la continuità dei servizi erogati e l’assistenza degli ospiti».
Ma, secondo i sindacati, il contratto proposto è peggiorativo e incompatibile con gli standard fissati dalla Regione per accreditare i servizi sanitari: si parla di anzianità azzerata, aumenti più bassi e ripartenza da un salario base tagliato del 20%. Per questo hanno organizzato la doppia manifestazione di ieri , che intanto ha permesso di incontrare i vertici delle Asl di Chieri e Torino: «Per adesso ci hanno promesso che coinvolgeranno la Regione e la Commissione di vigilanza per capire la questione della continuità di servizio e di questo contratto - riporta Michael Pellegrino, sindacalista della Cgil Funzione Pubblica - Ci dovranno essere sicuramente novità nel giro di qualche giorno. Ma ci aspettavamo una maggiore attenzione dalle Asl e dalla politica».
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