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Embraco, lavoratori in piazza quattro anni dopo il primo presidio

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A quattro anni dal primo presidio davanti alla fabbrica di Riva di Chieri, i lavoratori dell'Embraco tornano in piazza Castello: mattinata di proteste sotto la Prefettura.

"TRA TRE MESI LA SCADENZA ED I LICENZIAMENTI" L'obiettivo dell'iniziativa, come scritto dai sindacati coinvolti, è richiedere un incontro urgente al Mise per trovare una soluzione alla vertenza e per rivendicare che il fondo "Escrow" (la dote finanziaria di 9 milioni di euro lasciata da Whirlpool per la reindustrializzazione) non sia disperso e venga destinato ai lavoratori. Le organizzazioni sindacali ricordano che, in mancanza di una soluzione concreta, tra tre mesi gli ammortizzatori sociali andranno a esaurimento e i 400 lavoratori saranno licenziati.

DELEGAZIONE RICEVUTA DAL PREFETTO Una delegazione è stata ricevuta dal prefetto, a cui è stata ricordata la situazione dei 400 addetti a rischio. Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino hanno ribadito la richiesta di incontrare con urgenza il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, con l’obiettivo di sbloccare la vertenza e mettere a disposizione dei lavoratori il fondo “Escrow”.

CHIORINO INCONTRA I LAVORATORI "Stiamo verificando di poter presentare un piano serio, credibile, ma soprattutto sostenibile per i lavoratori Embraco - così l’assessore al lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, che ha incontrato i manifestanti - stiamo facendo le valutazioni del caso, fare oggi degli annunci che poi non si traducono in realtà non sarebbe serio. Stiamo ragionando per predisporre un piano di politiche attive dedicato, ma la Regione, da sola, non ce la può fare. Ieri è stato un triste compleanno: anche in questo momento non voglio creare illusioni. Ricollocare 391 persone in un posto solo è impossibile, e sostenere questa tesi, rappresenta solo fumo negli occhi che i lavoratori non si meritano. È un lavoro complesso a cui ci stiamo dedicando con ogni sforzo e impegno".
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