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Bando per “Falchera vecchia”: «Quel campo deve rinascere»

CampoFalchera

Spogliatoi inagibili, cedimenti strutturali e mancanza di personale. Da dieci anni tengono banco le vicende del campo sportivo “Falchera vecchia” di strada Abbadia di Stura. Una struttura che fino alla primavera del 2011 ospitava allenamenti e partite ufficiali di squadre di svariate società calcistiche della periferia nord. La mancanza di manutenzione, però, si è fatta sentire mese dopo mese arrivando a mettere a repentaglio gli incontri della stagione 2011-2012. Infine il ritrovamento di tracce di legionellosi all’interno delle docce dei campi sportivi ha, di fatto, messo la parola fine sul futuro dei campi.

Il bando

Oggi la speranza di rilancio è affidata a un nuovo bando. I campi, infatti, rappresentano una risorsa importante per Falchera. Soprattutto dopo che la Nida si è assicurata la gestione dell’altro impianto di quartiere, quello di via degli Ulivi. L’impianto di strada Abbadia di Stura è attualmente diviso in due. Una parte funziona e la usano gli arcieri per le loro attività. L’altra parte, ai box, conta invece un campo a 11 con annessi spogliatoi.

«Bisogna trovare un modo per renderlo appetibile - spiega il coordinatore allo Sport della Circoscrizione 6, Alessandro Sciretti -. La struttura è da mettere a norma. Faremo un nuovo bando e ci focalizzeremo su una questione: le utenze non possono andare tutte in carico alla nuova gestione. Altrimenti rischiamo di non veder decollare mai alcun progetto». La Circoscrizione vuole che sia riconosciuta la funzione dello sport come valore sociale. «Svincolati dalle amministrazioni del passato - conclude Sciretti -, possiamo permetterci di essere più ambiziosi. Anche una soluzione privata andrebbe bene ma se le cose restano così è uno spreco colossale».

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