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Harry e Meghan dalla Regina. Ma William fa il guastafeste

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Los Angeles-L’Aja e ritorno, ma prima una tappa a Londra. Tutti sapevano che Meghan Markle e Harry sarebbero tornati in Europa per gli Invictus Game, le “Olimpiadi” per i veterani feriti al fronte ideate proprio dal principe che sono cominciate ieri in Olanda. Nessuno però si aspettava che prima di raggiungere la meta facessero visita alla Regina Elisabetta. Un incontro svolto in gran segreto al castello di Windsor, dove ormai la regina ha scelto di vivere, e al quale avrebbe partecipato anche il principe Carlo, ma non William.

La notizia è stata svelata da un portavoce della coppia e ripresa immediatamente dai media britannici. Anzi, secondo il Sun l’atmosfera sarebbe stata molto cordiale anche se non è chiaro se con la coppia ci fossero anche i due figli e in particolare Lilibet Diana che Elisabetta non ha mai visto. Un gesto distensivo, il primo dopo mesi di guerre interne alla famiglia reale britannica alimentate dalle dichiarazioni pesanti che i Sussex hanno affidato ai media americani.

In realtà Harry era già tornato a luglio dello scorso anno per l’inaugurazione della statua di Lady Diana ma era da solo. Questa volta invece avrebbero deciso di sfruttare il viaggio in Europa per passare da Elisabetta, che il 21 aprile festeggerà 96 anni e che a giugno celebrerà il Giubileo per i suoi primi 70 anni di regno. Lei ha già detto che per la prima volta non sarà presente alla messa di Pasqua a Windsor, nella quale invece sono attesi il principe Carlo con Camilla Parker-Bowles e William insieme a Kate Middleton.

E questo ha alimentato ancora una volta le voci sulla sua salute cagionevole. Ma c’è un altro appuntamento che tutti aspettano, Perché Harry vorrebbe far battezzare la figlia a Londra, in una delle cappelle di famiglia, e se tornasse a giugno sarebbe la soluzione ideale. Ma suo fratello sarebbe assolutamente contrario, come ha svelato l’esperto di corte Neil Sean. «Secondo una fonte ben informata, è stato il principe William fondamentalmente a dire “no, non funzionerà, non è una buona idea”».
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