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Micaela Ramazzotti si confessa: «I 16 anni di amore con Virzì…»

micaela ramazzotti

Stanno insieme da 16 anni, ma in realtà è la prima volta che Micaela Ramazzotti parla del suo rapporto con il marito, il regista Paolo Virzì. Una lunga intervista con il settimanale “Oggi” che serve a raccontare un pezzo bello della sua vita. L’attrice romana rivela i segreti di una vita a due (più i due figli, Jacopo e Anna): «Paolo è un uomo meraviglioso, un grande padre per i nostri due figli. È la fortuna della mia vita. Paolo è figlio di un carabiniere ed è rimasto orfano presto, ha un forte senso di responsabilità verso la famiglia. Accanto a lui mi sento una donna amata».

E dire che avrebbero potuto anche non incontrarsi, almeno non quella volta. Micaela si era presentata al provino per il film “Tutta la vita davanti”, diretto da quello che sarebbe poi diventato suo marito: «Non volevo andarci. Arrivai con enormi occhiali neri perché avevo pianto e lui se ne accorse. Mi dicevo: “Ma figurati se Virzì mi prende: ha scelto donne come la Bellucci e la Ferilli, bellissime, con davanzali rinascimentali, che ci vado a fare? Manco mi vedrà”. Invece arrivai, mi fecero il provino e poi si avvicinò lui e mi diede in mano il copione: “Sonia sei tu”, disse. Mi venne un colpo, nessuno mi aveva scelto così, sulla fiducia».

Una fiducia che era sparita ed è tornata. Perché nel 2018 per qualche mese lei se n’era andata, le voci di divorzio erano diventate un fiume in piena e invece alla fine la forza dell’amore ha avuto la meglio. I beninformati dicono che ancora una volta sia merito di Paolo che si sarebbe anche presentato sotto casa della moglie supplicando in lacrime per una riconciliazione.

Dal 3 novembre la Ramazzotti sarà al cinema nel film di Michele Placido “L’ombra di Caravaggio” e debutta come regista. Ma ammette di essersi sentita a lungo insicura. «Avevo paura del giudizio degli altri. Sono stata una ragazzina molto solitaria, timidissima, e poi un’adolescente imprevedibile. Prendevo tre autobus per andare a scuola a Roma, era un’avventura bellissima quel viaggio e quando arrivavo ero così esaltata di essere in città che spesso non entravo a scuola. Mi vergogno a dirlo, ma ho studiato male e me ne rammarico».

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