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Harry e Meghan nel mirino: «Capricciosi adolescenti»

Harry e Meghan nel mirino: «Capricciosi adolescenti»

Con un libro hanno piazzato il loro affondo, ora un libro rischia di affondarli. Perché il principe Harry e Meghan Markle stanno conoscendo l’altro lato della medaglia. Per molti dei Vip di Hollywood che fino a poco tempo fa li tenevano sul palmo delle mani ora invece sono diventati tipo la kryptonite per Superman e tendono ad evitarli.

Forse sono le rivelazioni bomba di “Spare”, andate anche oltre le sue intenzioni, o forse si sono resi conto che la natura della coppia non è quella che avevano immaginato. Fatto sta che la popolarità dei Sussex è crollata anche dall’altra parte dell’oceano e non sembra che ci siano pozioni magiche per risollevarla.

Ancora di più adesso che è stato pubblicato il nuovo libro di Valentine Low, giornalista del Times, intitolato “Courtiers: Intrigue, Ambition, and the Power Players Behind the House of Windsor”. Tante parole messe insieme che in fondo significano una cosa sola: fare il pelo e il contropelo al secondo figlio di Diana e gentile consorte.

L’autore ha raccolto diverse testimonianze dello staff di Buckingham Palace e tutte puntano in una direzione: li descrivono come «incontrollabili e testardi», ma soprattutto confermano che nella loro vita londinese «erano capricciosi come adolescenti». Alcuni esempi? Basta un nome, quello di Samantha Cohen, che per anni era stata l’assistente personale della regina Elisabetta.

Quando lo diventò della coppia finì sull’orlo di una crisi di nervi: «Nulla di ciò che faceva Cohen riusciva a soddisfare la coppia». Così lei, che nel 2018 era stata basilare nell’organizzazione del royal wedding di Harry e Meghan, un anno dopo rassegnò le proprie dimissioni. Ma l’elenco degli assistenti che sono stati fatti fuori dai Sussex è lunghissimo, soprattutto a causa dei capricci da parte di Meghan che diventava insopportabile.

Nel libro di Low emerge anche il lato venale della Markle. Secondo diverse fonti infatti, la moglie di Harry si sarebbe lamentata in continuazione per il fatto di non ricevere un compenso in cambio della sua presenza nei vari impegni ufficiali: «Non posso credere di non essere pagata per questo», ripeteva ma nessuno la ascoltava.

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