Juve, Allegri salta il duello con l'ex Sarri
"Scontro diretto per il secondo posto"

Giusto il tempo di sostenere la conferenza stampa della vigilia per poi alzare bandiera bianca nel tardo pomeriggio. Massimiliano Allegri, infatti, non è partito per la trasferta romana. Tutta colpa della sindrome influenzale che lo ha messo ko. Al suo posto in panchina ci sarà il suo vice, Marco Landucci. Anche senza il tecnico livornese al timone, però, l’obiettivo non cambia, ed è quello di espugnare l’Olimpico - sponda Lazio - per restare virtualmente sopra la squadra di Sarri in classifica, al netto del -15. «È uno scontro diretto - diceva all’ora di pranzo Allegri - per il secondo posto.

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Sarà una partita complicata, perché stanno facendo un gran campionato e hanno la miglior difesa della serie A». Sarri è ripartito là da dove ha cominciato in passato, cominciando a non subire gol: «Ha fatto un bel lavoro e i numeri gli danno ragione - ha aggiunto -, la Lazio è molto più solida rispetto al passato e non vorrei che venisse fuori una gara come Aglianese-Sangiovannese che si chiuse 0-0 e senza tiri in porta (il riferimento è al confronto tra i due allenatori nella stagione 2003/2004, ndr)». La Lazio non subisce gol da un paio di mesi e il tandem Allegri/Landucci dovrà trovare la coppia giusta per provare a sbancare l’Olimpico. In attacco sono tutti a disposizione tranne Kean, squalificato. Gli altri si giocheranno i due posti da titolare con Chiesa pronto a subentrare dalla panchina. In difesa, invece, cambi in vista, con Alex Sandro pienamente ristabilito, pronto a scendere in campo: «C’è chi ha giocato tanto e bisogna dosare le forze», ha detto Allegri. Bonucci è recuperato mentre Pogba resta fermo ai box, nonostante negli ultimi giorni si sia allenato in gruppo.

Tra gli indisponibili c’è anche De Sciglio, così Cuadrado sarà nuovamente a destra. Proprio il colombiano è stato tra i protagonisti del parapiglia finale di Juve-Inter, Allegri è tornato sull’argomento: «Sono state scene brutte da vedere, in particolar modo allenatori e dirigenti dovrebbero dare l’esempio - le parole del tecnico - anche se capisco certe situazioni perché era pur sempre Juventus-Inter: è scoppiato tutto e subito dopo 95 minuti, bisogna mantenere la calma e lo dico anche a me stesso che ho preso un turno di squalifica con la Salernitana». Un altro aspetto però ha fatto molto piacere all’allenatore: «Sono orgoglioso del fatto che nel giro di 24 ore la Juve abbia trovato i responsabili degli insulti razzisti - ha concluso il bianconero - il club combatte ogni tipo di discriminazione».