Quando il lavoro diventa storia

Parliamo per una volta solo di casa nostra, di quella Torino che ha saputo tirarsi su le maniche e lavorare. Lavorare così tanto, dai nonni ai nipoti, al punto da sapersi ritagliare un piccolo lembo di storia. Commercianti e artigiani, tabaccai e agenti di commercio. Gente dura a soccombere, visto che qualcuno ricorda come la nonna fosse lì, in negozio, anche sotto i bombardamenti. Gente che ha vinto anche contro il Covid, che ha stretto i denti quando le serrande del negozio erano giù e la luce del sole era esclusa dalle fatiche quotidiane, ma ha saputo guardare oltre. E invece di piangersi addosso ha allargato l’attività, pronto a riaprire con maggiore forza. È dedicato a loro, i sette Cavalieri, il Premio Quarto Potere 2021, fortemente voluto dalla Fondazione Quarto Potere e da Confesercenti, l’associazione che è da sempre vicina a chi lavora. Già perché il suo presidente Giancarlo Banchieri è uno come loro. Che ha sofferto e che continua a battersi per risalire la china della pandemia. Sette nomi che sono l’avanguardia di centinaia, forse migliaia di commercianti e artigiani che lottano contro il virus delle serrande abbassate, della crisi che continua a strisciare maligna, del caro bollette, ma confida in un futuro più sereno. Gente che non teme la fatica, che sforna pane buono, che sa fare gelati forte di esperienza secolare, che cucina piatti prelibati, che cuce e rammenda, che costruisce. La nostra gente che non ha le insegne rutilanti della grande distribuzione, ma è sulla strada, per noi. Ogni sacrosanta mattina. Piccoli, a volte sconosciuti eroi del lavoro. La Fondazione Quarto Potere ha voluto premiarli insieme a Confesercenti anche per dare un esempio. Senza dimenticare mai la nostra straordinaria memoria delle cose fatte. beppe.fossati@cronacaqui.it