Cerca

Non abbiamo imparato

classe scuola aula banchi

(Depositphotos)

Non c’è famiglia, tra i miei conoscenti, che non si ritrovi a fare i conti con la quarantena scolastica: casi di positività, ma anche semplici sospetti, mandano in quarantena centinaia di allievi delle scuole piemontesi e, di conseguenza, le loro famiglie. Bambini, anche con tampone negativo, costretti a stare a casa e ovviamente genitori che devono sperare di ottenere la graziosa concessione dello smart working - qualcosa che aveva un impatto positivo sul contenimento dei contagi, ma che deve essere cancellato perché secondo un certo ministro di altissimo livello il Pil si rilancia con uffici aperti e pausa panino al bar -, altrimenti vai di ferie e permessi. E la Dad torna di prepotenza. Come un anno fa. E non solo perché i numeri di contagi e ospedalizzazioni in terapia paiono essere tornati ai livelli pre-vaccino. Fatto sta che, tempo fa, erano state individuate delle condotte interessanti da mettere in atto: per esempio realizzare sistemi di ricambio dell’aria a scuola un filo più avanzate di un semplice «aprite le finestre» come da consiglio governativo. E’ stato fatto? Manco per idea. Perché tanto, in caso di necessità, per la scuola c’è la Dad, la didattica a distanza, appunto. A conferma che per i nostri politicanti la scuola non è un settore strategico, andare in aula o seguire da casa non è diverso, non impatta in maniera differente sulla formazione dei nostri ragazzi o sul loro equilibrio? Tanto che importa a lor signori? Ragionano, quando ci riescono, in termini di Pil oppure di misure anche estreme ma nel senso di estremamente paracule. Come le terapie intensive aumentate solo sulla carta. O il vagheggiato obbligo vaccinale per i lavoratori: perché non farlo da subito, se quella dei vaccini è l’unica strategia perseguita? Continuiamo a non imparare niente. Anche senza Dad. beppe.fossati@cronacaqui.it
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.