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Sognando cieli azzurri

torino che spettacolo 2
Il blu del cielo che lascia trasparire un azzurro più gioioso. E poi quella scritta “Torino che spettacolo!”, che si discosta dal grigiore che ci ha accompagnati per troppo tempo. È un messaggio di speranza per una città che vuole curare le cicatrici della crisi e della pandemia. Non solo uno slogan, ci auguriamo. Ma un nuovo inizio. Come nei fatti è anche per noi di Torino Cronaca che archiviamo con orgoglio i nostri primi vent’anni, ma vogliamo guardare al futuro che inizia oggi, con nuove pagine tutte da scrivere. Perché, se ci riflettiamo, in fondo un quotidiano è lo specchio del proprio territorio. E deve crescere con lui, anzi essere da stimolo senza fare sconti a nessuno, ma neppure essere critico a prescindere. Lo dobbiamo ai nostri lettori, gli unici arbitri che riconosciamo e ai quali va tutta la nostra riconoscenza. È grazie a loro se siamo ancora qui e ancora più forti di quando le nostre notizie, in bianco e nero, uscirono per la prima volta in edicola. Ebbene, è ora, credo, di stringere un patto ancora più forte con i torinesi. La città e la sua provincia, il Piemonte intero, hanno bisogno di dimenticare un passato denso di ombre per guardare al futuro con la consapevolezza che la vecchia corona di capitale dell’auto oggi non basta più. Che c’è il nuovo che avanza e, sposandosi con l’antico patrimonio può finalmente trarre forza dal turismo e dalla cultura. Senza dimenticare la capacità di fare innovazione e impresa. Godiamoci la musica, adesso che c’è, e pensiamo in grande. Possiamo farcela insieme. E le nostre pagine saranno lì a raccontarlo. Grazie a tutti.

beppe.fossati@cronacaqui.it
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