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Non sfottete i nostri eroi

Vigili del fuoco

(depositphotos)..

C’è una singolare analogia tra gli infermieri e i vigili del fuoco. Li chiamiamo eroi, spargiamo lacrime quando soccombono al loro lavoro (il Covid insegna...), porgiamo encomi, strette di mano del ministro di turno, ma poi sopito il chiacchiericcio dei Tg e le articolesse perentorie dei giornali, li dimentichiamo. Peggio, li sfottiamo. Agli infermieri promettiamo posti fissi e non precari e stipendi degni con tanto di completamento degli organici dimezzati da decenni di tagli in sanità, ma poi ci rimangiamo le parole tanto in corsia ci sono loro, mica noi. E ai vigili del fuoco? A quegli uomini rosso vestiti quasi a sfidare con il colore delle tute il fuoco ardente?

Beh, leggetevi i motivi della loro disperazione condita da una giusta porzione di rabbia (pag. 5) per capire come gli organici siano dimezzati, l’età media di gente che deve scalare tetti o affrontare boschi in fiamme, sia un po’ troppo elevata, come si debbano saltare ferie e riposi per comporre le squadre di emergenza. E, dulcis in fundo, come gli straordinari siano pagati (non sempre!) con sei mesi di ritardo. Aggiungo la chicca sui vigili elicotteristi: nel 2018 venne promessa un’indennità di volo di 600 euro al mese, mai messa in busta paga. Insomma mai ratificata dal ministro in carica. Lamorgese compresa.

Bene, sabato i vigili del fuoco li vedremo davanti alla Prefettura per raccontare ai cittadini il loro disagio. Già, proprio loro, gli eroi che invochiamo quando finiamo a bagno nelle alluvioni (sta accadendo fin troppo spesso, anche a casa nostra) o brucia qualcosa. E forse per noi lo sono davvero degli eroi, proprio come gli infermieri. Ma la politica, per favore, smettaquesta farsa vergognosa. E faccia il suo dovere, pagando i debiti.

beppe.fossati@cronacaqui.it
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