l'editoriale
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06 Ottobre 2022 - 08:30
Valerio Scordia, o per meglio dire, Scordato. Come il suo indirizzo email: scordato come una chitarra che non suona più da tempo, come chi non è più accordato al passare del tempo, congelato in una dimensione in cui il rimpianto non riesce neppure a diventare frustrazione, ché quella invece gli darebbe la spinta giusta. Valerio ha trentotto anni, era un buon chitarrista e oggi vive di musica, ma scrivendo articoli, recensioni, sancendo il suo rifiuto di un mondo da cui è attratto e respinto e dove ogni cosa viene collocata in prospettiva all’amore perduto, assieme al gruppo in cui suonava, ai sogni. E che rabbia vedere l’amico Giacomo Irrera, il cantante di quel gruppo, diventare oggi un big della musica pop italiana, con una canzone ispirata da un romanzo di Cesare Pavese che magari avrebbe dovuto leggere lui…
Valerio scarica rabbia e sarcasmo da grande esperto di musica nei suoi articoli, prende i dischi e i cd che gli mandano i produttori di giovani talenti e li porta ancora confezionati dall’amico Jimmy, venditore di dischi usati che rivendica di essere nato lo stesso giorno di Joe Strummer, e questo non può essere un caso. Porta avanti una relazione da “trombamici” con Mirella, l’inquilina del piano di sotto, senza prospettive, senza scollarsi dall’ascolto dello stesso disco rotto, continuando a riempire le serate di alcol e nuvole di risentimento.
Però, arriva la notizia che Anna ha avuto una figlia e poi capita che Mirella trovi una relazione vera, e anche che suo nipote voglia andare ai provini di X Factor con una canzone dolorosa e sincera. Ma soprattutto capita che Valerio si trovi a sognare, come a rivivere, cose che non dovrebbe neppure conoscere: Anna diciassettenne alle prese con il padre attore fallito e assente, loro due insieme in una vita di coppia che non può funzionare... Ma non sono sogni, forse: Valerio sta rivivendo tutto. E se potesse… E se…
“Le tracce fantasma” (Minimum Fax, 18 euro) di Nicola H. Cosentino è un romanzo che gronda nostalgia di una specie di dell’età dell’oro che è già passata persino ai tempi di Valerio, è un gioco di sliding doors che improvvisamente è possibile attraversare, dove la “traccia fantasma” - quelle che si possono nascondere nei dischi, come quelle frasi che proverebbero che Paul McCartney in un disco dei Beatles - è la finestra quantistica che rende il rimpianto una nuova possibilità, il tutto a suon di musica, tra Ivan Graziani, gli Smiths, Eric Clapton (nota per Nicola: ti perdoniamo anche se fai dire ad Anna «ma avrà cent’anni!», ndr) e altro ancora.
Nicola H. Cosentino sarà a Torino giovedì 13 ottobre, alle 19.30, allo spazio Off Topic.
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