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Paciello fa il bis 10 anni dopo: «Devo abbandonare la giunta»

luciano paciello

L’annuncio è arrivato ieri, durante una conferenza stampa convocata con poche ore di preavviso: Luciano Paciello si è dimesso da assessore a Commercio e attività produttive.

Lo ha annunciato lui stesso insieme al sindaco Alessandro Sicchiero, a dimostrare che dietro non ci sono ragioni politiche: «Con la ripresa dell’attività lavorativa, non riuscivo più a star dietro a tutto» motiva l’assessore.

Avvocato penalista di 52 anni, Paciello è sposato e ha tre figli. Dopo neanche metà mandato si è accorto di non riuscire a conciliare famiglia, professione e impegno amministrativo. Non è la prima volta, curiosamente: era già successo nel 2011, quando si era candidato nella coalizione di Centrodestra e aveva retto le deleghe all’urbanistica nella giunta Lancione. Poi si era dimesso a causa dei troppo impegni.

Ci ha riprovato a 10 anni di distanza, passando col centrosinistra. È stato il più votato della lista civica Sicchiero per Chieri ma, di nuovo, ha scelto di farsi da parte: «Il grosso del mio lavoro si svolge su Torino ed è ripartito di colpo dopo un anno di blocco - spiega Paciello - A quel punto mi sono chiesto: ha senso trascinare? Purtroppo no. Quindi lascio dopo due anni appassionanti e positivi».

Per il momento Sicchiero non rimpiazzerà l’assessore dimissionario e terrà le deleghe per sé: «Lui aveva dato la disponibilità a resistere ancora qualche mese ma io mi sono preso la responsabilità di decidere: non è uno strappo, mi sembra giusto fare questo passaggio a luglio e usare questo tempo per trovare una figura che sostituisca Paciello, a partire dalla sua lista civica. Ma non escludo un rimpasto entro settembre».

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