IL BALLOTTAGGIO. Damilano nei mercati. E in città tornano i big

Giusto il tempo di incassare il colpo e Paolo Damilano torna nei mercati. «Li facciamo tutti - assicura il candidato sindaco del centrodestra, mentre passeggia tra i banchi di piazza Benefica, stringe mani e saluta -. Bisogna convincere chi non ha votato a ritornare a in cabina elettorale. Spieghiamo quanto questo sia importante per il futuro di Torino». L’accoglienza è calorosa. C’è chi lo ferma per raccontargli di averlo votato e tanti che gli dicono di tenere duro. «Non ci aspettavamo un astensionismo così alto - commenta Damilano -. Le periferie non hanno votato, noi contavamo molto sul loro voto». Ed è proprio dalle periferie, assicura, che ricomincerà la partita del ballottaggio. Sul progetto di Torino Bellissima poi non nasconde l’entusiasmo per la scommessa vinta, con quell’11% di preferenze, che lo hanno portato a essere il traino della coalizione di centrodestra. «La lista civica ha funzionato in modo straordinario - rimarca -. Abbiamo raggiunto un risultato storico e c’è grandissima soddisfazione». E la coalizione? Devono fare forse ammenda i partiti? «Nessuno deve fare cospargersi il capo di cenere. La coalizione ha funzionato bene» resta in equilibrio Damilano e fa sapere che, nei prossimi giorni, verrà reso noto un nuovo calendario di appuntamenti con gli incontri dei big dei partiti. «Torneranno a Torino anche il sindaco di Genova Bucci e il governatore Toti» garantisce. Probabilmente la prossima settimana verrà organizzato anche un nuovo incontro con il leader della Lega Matteo Salvini e con Giorgia Meloni. «Dopo il primo turno ci siamo parlati e hanno espresso grande soddisfazione per il risultato - racconta Damilano -. Si sono complimentati con me e sono ancora più convinti di potercela fare».