Prosegue il nostro sondaggio in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica Italiana. In basso la classifica aggiornata.
Oggi potrebbe essere il giorno della verità. O almeno la vigilia. Meglio restare vaghi in questo clima di incertezza che circonda le grandimanovre per la nomina del
Capo dello Stato. Intanto dobbiamo registrare un insolito movimento all’interno del salotto buono di
Forza Italia che si è raccolto per ascoltare la voce di
Silvio Berlusconi insieme all’amico di sempre
Fedele Confalonieri.
Ieri mattina ad
Arcore c’erano il coordinatore nazionale di
Fi Antonio Tajani e i capigruppo
Paolo Barelli e Anna Maria Bernini nel lungo conclave da cui è uscito l’okay alla richiesta che ormai arrivava da tutti gli alleati:
Silvio Berlusconi si confronterà oggi in un vertice con gli altri leader della coalizione per sciogliere in un senso o nell’altro la sua riserva sulla candidatura al
Quirinale.
Nessuna indiscrezione però è filtrata da parte degli ospiti del
Cavaliere. Occorre aspettare ancora prima di sapere, anche se con il passare dei giorni le possibilità che il vecchio leone accetti di correre per il
Colle si sono via via affievolite. A sentire
Vittorio Sgarbi, come già riferito ieri, la conta dei numeri sarebbe sfavorevole e avrebbe indotto
Berlusconi a fare un passo indietro, ma nulla sembra ancora deciso. La certezza, dicono i suoi, è che c’è la disponibilità a fare un ulteriore passo avanti per arrivare alla scelta del prossimo
capo dello Stato. Potrebbe essere l’indicazione congiunta di un altro nome, indicato proprio dallo stato maggiore di
Forza Italia.
Più verosimile, secondo alcuni che si tratti di una rosa di nomi: tutto dipenderà dal vero e proprio vertice con gli alleati che presumibilmente metteranno sul tavolo le loro proposte. Soprattutto il più attivo di tutti, quel
Matteo Salvini che ieri ha incontrato anche l’ex alleato
Giuseppe Conte che a qualcuno è parso più utile a esplorare un possibile accordo su
Draghi, che a una reale verifica sulla futura tenuta del governo per allontanare la possibilità di elezioni anticipate.
In ogni caso, almeno in queste ore, la palla è ancora tra i piedi di
Berlusconi e toccherà a lui dare il calcio di inizio in una partita che ancora lo vede in testa nei sondaggi, pur con una diversa gradualità di risultati. In quello promosso dal nostro giornale, che ha già raccolto migliaia di voti, il
Cavaliere resta fortemente in testa (oltre il 30% dei consensi), seguito dal premier
Draghi (23%) e dalla ministra
Cartabia (16%), mentre il primo sul fronte del centrosinistra rimane
Bersani che tuttavia è sceso al 7%.
Diverse le indicazioni di autorevoli sondaggisti (compresi quelli ospiti di
Vespa a Porta a Porta), dove
Draghi è qualche passo avanti rispetto al
Cavaliere, seguito da
Cartabia e Colao). Esempi che sottolineano il clima di incertezza ove alle indicazioni dei campioni di cittadini intervistati, si sommano le indicazioni dei partiti i quali - come sappiamo - legano l’elezione del
Capo dello Stato alle sorti future del governo e soprattutto della legislatura.
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