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Il paese di 800 abitanti che “insegna” ecologia alle grandi metropoli

tavagnasco

Giovanni Franchino, 60 anni è il sindaco di Tavagnasco dal 2009. Il paese, meno di 800 abitanti, dista pochi chilometri da Ivrea e ancor meno dalla Valle d’Aosta e racchiude nel suo territorio vari aspetti: quello montano, quello fluviale grazie alla vicina Dora e quello del villaggio, oltre la peculiarità di avere un ecosistema molto vario e di passare dai 262 metri sopra il livello del mare della piazza principale del paese ai 1928 metri con i suoi alpeggi e i sentieri da trekking.

Signor Sindaco il suo comune è spesso agli onori della cronaca per delle lungimiranti scelte ecologiche come quelle sull’illuminazione pubblica?

«Si, siamo un Comune molto virtuoso, siamo stati i primi a montare delle nuove lampade a led sul nostro territorio e posso dire oggi che mentre altri comuni più grossi di noi non hanno ancora completato questo processo noi stiamo già passando al montaggio di nuove lampade di seconda generazione che permetteranno maggior sicurezza e un notevole risparmio di energia».

Questo non è l’unico progetto “ecologico” che da anni portate avanti. Recentemente siete stati anche i primi ad usare il vapore acqueo per debellare le erbacce invece di usare il diserbante?

«Si il nostro è un “comune fiorito” dal 2011, produciamo con boschi di nostra proprietà legname che viene usato per le biomasse o per costruzioni. Tutti gli alpeggi comunali sono recintati per scongiurare i danni provocati dagli ungulati e grazie a questo vengono garantite 47 giornate piemontesi per il pascolo. Ricordo inoltre le due centrali nel nostro comune che sfruttano le acque del fiume che sono private e che danno un grosso contributo per produrre energia pulita».

Siete più vicini alla Valle che al comune di riferimento del territorio: Ivrea. Avete dei disagi con i trasporti?

«Per fortuna il paese è servito da una buona linea di autobus e anche le scuole non hanno risentito come altri comuni della zona della diminuzione delle nascite. La stazione purtroppo (che condivideva con la vicina Settimo Vittone ndr) è chiusa da tempo, speriamo che con la prossima elettrificazione della Ivrea-Aosta si possa pensare anche ad una linea simile ad una metropolitana leggera che possa servire i comuni della zona».

Non solo bellezze naturali nel piccolo paese canavesano ma anche quelle “materiali” come la rassegna “Tavagnasco Rock” che da oltre trent’anni ha portato in paese migliaia di persone e fatto conoscere artisti sconosciuti che sono diventati poi famosi o il meglio della musica rock italiana come Caparezza, la Premiata Forneria Marconi o i Modena City Ramblers. Anche la musica sacra è di casa a Tavagnasco: di recente è terminato il restauro di un antico organo del 1787. L’organo, realizzato dalla Giuseppe Serassi ha subito un lungo iter di smontaggio e restauro iniziato nel 2018 e realizzato dalla ditta Rigola di Biella che ha riportato agli antichi splendori il gioiello musicale. Questo era già stato ricostruito nel 1885 dal maestro Mazzia di Biella e nel 1948 della ditta Vegezzi-Bossi di Cuneo.

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