Terzo squillo di tromba al governo uscente in meno di un mese e sempre sul “caro energia”. Prima l’appello sulla necessità di un sostegno alle famiglie, nel giorno in cui riaprivano le scuole. Poi, quello in cui la Regione ha chiesto di pensare a conservare “stock energetici” per le imprese, così da scongiurare il rischio di spegnere gli impianti. Ora l’ultimo, sullo sport e le attività sociali che si fermeranno a breve, senza un intervento da Palazzo Chigi. Se sul fronte politico l’asse tra Alberto Cirio e Stefano Lo Russo fa mugugnare il Pd, specie dopo la sconfitta alle Politiche e ancor di più in vista delle Regionali, sul lato pratico viene protocollato in un nuova lettera all’esecutivo presieduto da Mario Draghi. Un’altra lettera spedita «in considerazione dell’impatto che l’aumento dei costi dell’energia ha, oltre che su famiglie e imprese, anche sugli impianti sportivi». Gli sport e, in particolare, quello di base svolgono «un ruolo fondamentale nella formazione, nello sviluppo e contribuisce in modo considerevole alla salute dei cittadini» evidenziano governatore e sindaco all’unisono. «Lo sport rappresenta anche un fondamentale veicolo di socialità, crescita individuale e collettiva, uno dei più efficaci aggregatori sociali, soprattutto nelle aree più difficili e caratterizzate da elevata vulnerabilità sociale, tanto più dopo un così lungo periodo caratterizzato dalle limitazioni da pandemia». Questo a sintetizzare le migliaia di segnalazioni arrivate dalle società che, tra mille sacrifici, si dedicano alle attività di base. «La preoccupazione nasce dalle conseguenze del caro bollette di luce e gas che incidono in modo pesante sulla gestione degli impianti sportivi e delle piscine. Purtroppo stiamo già assistendo alla crisi del settore, tanto da costringere alcuni impianti alla chiusura o alla riduzione dell’orario di apertura» aggiungono Cirio e Lo Russo, prima di lanciare l’allarme vero: senza interventi, tutto si ferma. «Questa situazione rende impossibile garantire il servizio pubblico e rende il futuro ancora più incerto In questi mesi abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per garantire l’apertura degli impianti, stando accanto ai gestori al fine di assicurare un servizio che riteniamo essenziale per le nostre comunità. Agli aiuti già previsti chiediamo di includere anche le società sportive e in particolare quelle che hanno in concessione impianti molto energivori come le piscine, i palazzetti e gli spazi dove si pratica lo sport di base».
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