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Chivasso capitale negazionista: in 500 a sostegno della Torteria

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Ieri pomeriggio più di 500 persone si sono ritrovate davanti alla Torteria dei negazionisti di via Orti 14. La titolare del locale, Rosanna Spatari, e i suoi sostenitori, si sono riuniti in protesta, al grido di “libertà libertà”.

Un atto dimostrativo dopo la decisione della Procura di Ivrea, che giovedì scorso ha disposto la chiusura del locale dopo le decine di violazioni alle norme anticovidA dispetto delle fake news diffuse in questi giorni sui siti dei negazionisti, la Torteria è ancora chiusa e sotto sequestro ma questo non ha impedito a centinaia di persone di ritrovarsi lì di fronte, ovviamente senza mascherine e tutte ammassate. Tanti gli striscioni di sostegno alla titolare. “Costituzione della Repubblica Italiana. Articolo 13: la libertà personale è inviolabile” oppure “Festeggiamo lo scudetto” come ironico richiamo alla festa in piazza degli interisti. Qualcuno ha deciso di abbracciare un carabiniere per dimostrare che il covid non esiste mentre altri raccontavano come «il sole fa più male del Covid» o che «i vaccini sono sperimentali, fanno malissimo, non fateli». Una follia collettiva conclusa dalla stessa Rosanna Spatari, titolare della Torteria, che alla conclusione della manifestazione ha impugnato un microfono per lanciare il proprio messaggio da piazza d’Armi ai negazionisti arrivati da tutto il Piemonte: «Lascio libere le persone anche di rimanere in dittatura - ha spiegato Rosanna Spatari -. La libertà massima è di tutti. Noi piuttosto ci dividiamo in due: loro dovranno accettare il fatto che ci siamo anche noi. Noi piuttosto prenderemo una regione, andremo a vivere lì. Io non sono disposta ad accettare alcun tipo di dittatura. Io rispetto la vita degli altri, rispetto tutti, ma voglio che venga rispettata la mia libertà. Chi non è d’accordo si metta le mascherine e faccia il distanziamento».

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