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Incidenti e campi distrutti: «Intervenire per i cinghiali»

emergenza cinghiali

Prima i danni nei campi, poi gli incidenti con auto e ciclisti: «Ora basta: Regione e Città Metropolitana devono fare qualcosa contro i cinghiali».

Ad alzare la voce sono la Coldiretti di Torino ma anche centinaia di agricoltori che si sono riuniti nel Coaarp, acronimo che sta per Comitato Amici degli Ambienti Rurali Piemontesi: domenica hanno portato quasi cento mezzi agricoli lungo la circonvallazione di Chieri e hanno formato la scritta “emergenza cinghiali”.

La loro idea era attirare l’attenzione sul problema in occasione del Giro d’Italia, che in quelle ore passava dalla campagna a cavallo fra Torinese e Astigiano: «Siamo nati tre settimane fa e abbiamo lanciato una petizione per spingere gli enti pubblici a risolvere il problema dei cinghiali: non abbiamo nulla contro gli animali ma ognuna delle nostre aziende ha perso decine di migliaia di euro per colpa loro. Ma non è solo un problema nostro, riguarda tutta la filiera, gli automobilisti e i consumatori finali».

Il Comitato se la prende con gli enti pubblici ma anche con le associazioni di categoria: «Gli animali selvatici sono di proprietà pubblica, eppure nessuno risponde dei danni che fanno: noi riceviamo i risarcimenti a distanza di 4 anni. Ma il problema va risolto alla base: bisogna affidarne la gestione a professionisti, non a cacciatori che se ne occupano per hobby. Speriamo che questo gruppo spontaneo serva a ottenere risultati: siamo agricoltori esasperati che, per la prima volta, si sono messi insieme senza bandiere. Anche perché appoggiarsi alle associazioni di categoria non ha funzionato».

La Coldiretti, però, rivendica la lotta contro i cinghiali e si concentra sul problema degli incidenti stradali: sono molti gli automobilisti che si sono ritrovati con l’auto danneggiata o hanno rischiato ferite gravi. Venerdì, a Marentino, è toccato a un ciclista: Mattia Boniscontro, 13 anni, si è scontrato con due cinghiali mentre andava a scuola. Ha fatto un volo di 4 metri, sbattendo la testa e riportando ferite su tutto il corpo: «E’ stato in ospedale per oltre 6 ore, gli hanno dato 10 punti di sutura e una prognosi di 15 giorni - riporta il papà Cristian Boniscontro, che è anche consigliere comunale a Marentino - Poteva davvero scapparci la tragedia: ora siamo davvero stufi, la cosa non deve finire qua. Non è possibile che la Regione o la Provincia non possano intervenire».

Aggiunge Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino: «Sono anni che segnaliamo il problema per i contadini. Ora il fenomeno è ancora più preoccupante: non ci sono solo incidenti stradali e danni ai campi agricoli, sta diventando rischioso persino andare a scuola in bicicletta».

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