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Gli abusivi si riprendono gli orti nel vecchio scalo abbandonato

Orti

Le masserizie che coprivano la visuale, frutto di una serie di demolizioni a catena, non sembrano esserci più. Coperte da un muro artificiale costruito da chissà chi e ben visibile a chi arriva da via Mamiani. Lì dietro, tra via Sempione e corso Regio Parco, sembrano essere spuntati nuovi orti non autorizzati. Nascosti da finestre e porte, chiusi con tanto di lucchetto e apparentemente inespugnabili. In mezzo alla fitta vegetazione che in estate ha riportato a galla il solito vecchio problema degli abusivi.

Veri “fantasmi” che da queste parti non si vedono sovente. Uno spazio, quello vicino alle vecchie poste di via Monteverdi, che si trova esattamente a metà tra lo Scalo Vanchiglia - al centro di alcuni lavori di riqualificazione - e il vecchio trincerone ferroviario candidato a ospitare la linea 2 della metropolitana. Una riqualificazione che, al momento, resta un punto interrogativo. Per questo motivo la Circoscrizione 6 aveva già provveduto a scrivere a Palazzo Civico, per risolvere un problema va avanti da troppo tempo e senza che nessuno riesca a metterci una pezza.

Quella degli orti abusivi, del resto, è una storia lunga e silenziosa che va avanti da molti anni. Da quando senzatetto e clandestini prendevano in ostaggio, con tende e affini, il canale davanti al cimitero e gli spazi angusti, dimenticati, dello Scalo Vanchiglia. Ridando, a loro modo, nuova vita a spazi industriali ormai defunti e dismessi. «Ci auguriamo - dichiara il capogruppo della Lega in Circoscrizione 6, Enrico Scagliotti -, che venga tenuta alta l’attenzione su questa porzione di territorio, da sempre in balia dei problemi».

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