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In manette il dottore e 1800 pazienti sono senza il loro medico

DottorBosco

Il medico finisce in carcere e lascia a piedi tutti i pazienti. Che sono parecchi, circa 1800. Succede a Santena, paese che in questi giorni è andato in subbuglio perché uno dei suoi medici di base, il dottor Raffaele Bosco, è stato arrestato dai carabinieri dopo essersi costituito e si trova in carcere. Un ordine di esecuzione che arriva dalla Procura generale di Torino, riguardante una sentenza del Tribunale di Asti del 2014, diventata ora definitiva. Il dottore, infatti, è stato condannato per un cumulo di reati finanziari e deve scontare due anni e tre mesi di reclusione.

Il guaio, però, è che tutta la sua schiera di mutuati di punto in bianco si è ritrovata senza il medico di fiducia. L’Asl To5 di Chieri, non appena è scoppiata la grana ed è stata subissata dalle telefonate, si è attivata per tamponare la falla. Fuori dallo studio è stato affisso un biglietto che avvisa «l’assenza improvvisa del medico» e, al fine di tutelare i pazienti, li ha dirottati in due posti diversi. Dalla A alla D alla dottoressa Vedelago di Santena, e dalla E alla Z alla dottoressa Borremans di Cambiano. Facile, sulla carta, molto meno nella realtà.

«Sono andata al Cup e ho preso l’unico medico disponibile», dice Nadia, una paziente del dottor Bosco. «Mia figlia è andata a Chieri, c’era una coda incredibile, tutti che cambiavano il medico», racconta Rachele, un’altra mutuata del dottore arrestato. «Aveva messo una sua sostituta per due settimane, poi doveva rientrare lui, ma non si è più fatto vivo», racconta Roberto, la cui moglie è un’altra dei 1800 pazienti. Insomma un vero e proprio caos, anche per gli spostamenti, soprattutto per chi deve andare in macchina fino a Cambiano.

Tra l’altro, il dottor Bosco in paese era stimatissimo. Grande tifoso juventino, 64 anni, è originario di Asti ma abita a Pino Torinese. Aveva uno studio come dentista a Costigliole d’Asti e per vent’anni circa ha lavorato all’ospedale di Asti facendo il medico del pronto soccorso sugli elicotteri. Da nove anni era a Santena come medico di base e i suoi pazienti si trovavano bene con lui. Per questo, quando non l’hanno più visto, sono caduti nella disperazione. Qualcuno pensava pure che avesse chiuso lo studio perché non vaccinato, e invece la dose l’aveva fatta eccome. Il paese si dispera: «Speriamo che torni presto, era bravissimo».

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