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22 Gennaio 2022 - 08:29
È stato condannato a 17 anni di carcere Vincenzo Pasquino, ieri al processo per ‘ndrangheta Cerbero. Pasquino, che si trova in carcere in Brasile in attesa dell’estradizione dallo scorso ottobre, era accusato di 416 bis, riciclaggio e associazione finalizzata al traffico di droga. Il pm Paolo Toso aveva chiesto una pena di 24 anni. L’avvocato difensore di Pasquino, Mauro Molinengo, aveva chiesto l’assoluzione per quanto riguarda il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.
«La Corte d’Assise - spiega il legale - ha concesso le attenuanti generiche nella loro massima estensione. Credo che un ruolo lo possa avere avuto anche la condotta processuale. Pasquino infatti, avrebbe potuto eccepire il legittimo impedimento, ma per ben due volte non lo ha fatto, manifestando la volontà a che il processo potesse proseguire anche in sua assenza».
Pasquino era stato arrestato dai carabinieri di Torino nel maggio 2021 a João Pessoa, in Brasile, insieme al superboss Rocco Morabito, uno dei dieci latitanti più ricercati del mondo. Al processo di ieri, è stato condannato a 11 anni anche un secondo imputato, Carlo Pezzo. Pasquino è stato anche condannato a risarcire per 15mila euro il Comune di Volpiano, costituitosi parte civile nel processo per il danno d’immagine subito, rappresentato in aula dall’avvocato Giulio Calosso.
La procura ritiene che Pasquino sia un “boss” della droga in grado di gestire partite importanti nel traffico internazionale. L’imputato alcuni anni fa si era nascosto in Brasile. Torinese, residente in zona Barriera di Milano, Pasquino è accusato di far parte della locale di Volpiano e di essere alleato del “broker della cocaina” Nicola Assisi - latitante fino all’estate del 2019 - poi arrestato in Brasile col figlio Patrick.
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