Cerca

La lenta agonia dei portici tra sporcizia e serrande giù

via po serrande gn

Basta guardare la differenza di colore della pavimentazione dopo la pulizia per rendersi conto dell’abbandono di una delle strade porticate più importanti di Torino. La via Po dei decenni passati è soltanto più un ricordo lontano, in giro c’è poca gente e i commercianti non sanno più come fare per tenere le serrande alzate. Qualcuno infatti ha già chiuso, come il negozio di scarpe Contigo. La proprietà, non essendo riuscita a trovare un nuovo accordo sull'affitto con il proprietario dei muri, ha svuotato il negozio in una notte, facendolo trovare chiuso al mattino ai tre dipendenti presentatisi regolarmente al lavoro e poi licenziandoli. «Qui non viene più nessuno, per noi è un secondo lockdown, tra Green Pass e smart working siamo rovinati» si lamenta Emanuela Vindigni, titolare del Caffè Nazionale. Uno dei problemi è di certo la scarsa pulizia. «Puliamo solo noi, ma spetterebbe ai condomini» protesta Sonia Patacchi, titolare di Estetica Unghie Discount. «Ci dobbiamo pagare la pulizia perché il pavé è inguardabile» evidenzia Arianna Rimondotto, titolare del bar Caffeine. In cantiere c’era il progetto della Fondazione Contrada che prevede di selezionare un’azienda per occuparsi della cura dei portici. «Il progetto di pulizia è nel cassetto e hanno già aderito l’80% dei condomini - spiega il presidente dei commercianti di via Po, Alessandro Chiales -, abbiamo chiesto un incontro a Lo Russo per trovare una soluzione che duri per i prossimi anni».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.