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11 Febbraio 2022 - 08:28
L’ingresso principale non è percorribile, ci sono recinzioni ferme da tempo e all’esterno i muri appaiono imbrattati e in cattivo stato. Se i problemi per la stazione Stura non sembrano finire mai, la primavera potrebbe tuttavia portare qualche buona notizia. Rfi, infatti, ha annunciato in Comune l’avvio di un cantiere per ripristinare una facciata crollata ad agosto del 2020. I lavori dureranno 6-8 mesi circa, riconsegnando la stazione ai cittadini in totale sicurezza. «Dopo il crollo del paramano - spiegano da Rfi-, abbiamo elaborato un progetto. Entro marzo partiranno i lavori di rimozione delle reti e con il tempo la situazione tornerà alla normalità.
Per stazione Stura è previsto anche l’arrivo delle luci a led, per risolvere il problema delle cattive frequentazioni. Segnalate dai passanti. «Stura - ha concluso Rfi -, rientra tra le 60 stazioni italiane che stiamo monitorando per migliorare». Quindi addio a quella sensazione di abbandono, da anni tormento per chi vive a Falchera. «C’è un livello di desolazione abbastanza evidente - ha raccontato Tony Ledda, presidente della Seconda commissione -, e l’assenza di un presidio ha trasformato quell’angolo di Torino in un posto che la gente ha paura di frequentare. Ci auguriamo che ora le cose possano cambiare». Qualcosa potrebbe muoversi anche per i sanitari, vandalizzati e diventati ritrovo dei tossici. Per risolvere l’ennesima grana potrebbero essere messi a pagamento. «Ben vengano questi interventi - ha replicato il coordinatore all’Urbanistica della Circoscrizione 6, Enrico Scagliotti -, ma è importante pensare anche all’area esterna. Sporca e malridotta. Davvero un pessimo biglietto da visita».
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