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L’ipotesi di un “social housing” nell’ex dormitorio abbandonato

social housing dormitorio

Realizzare un housing sociale e recuperare l’ex dormitorio abbandonato di via Foligno 14, a Madonna di Campagna. È l’ultima progettualità su cui sta lavorando l’assessorato alla Sanità del Comune di Torino con l’obiettivo di rilanciare alcuni locali in disuso da 6-7 anni. Una proposta che convince solo in parte il centro civico, che vorrebbe maggiori chiarimenti. «Dall’ultimo incontro presso la Community hub Beeozanam - spiegano il presidente della Circoscrizione 5, Enrico Crescimanno, e il coordinatore alla Sanità, Stefano Subbiani -, è emersa la necessità di avere ragguagli in merito all’ipotesi progettuale e la relativa gestione dell’housing sociale. La possibilità di conoscere meglio la progettazione consentirà di valutare le sue possibili interazioni all’interno di via Foligno».

Sì a interventi legati all’accoglienza ma con una gestione che ben si amalgami con i servizi già esistenti delle Fonderie Ozanam, dove lavorano diverse realtà come OrtiAlti, Meeting Service, Midollo e Pigmenti. E appunto Beeozanam. Oltre a un percorso, aperto, di casa del quartiere. «Presto verremo convocati per aprire un ragionamento sul futuro di quegli spazi» raccontano da Meeting Service. Un tavolo di confronto con la Città e la Circoscrizione per individuare la soluzione migliore. «La richiesta - conclude Crescimanno -, è motivata dall’esigenza di prevedere, all’interno di via Foligno 14, servizi ed attività che possano tra loro integrarsi rispetto alla presenza di soggetti che condividono spazi comuni, a partire dai cortili, e che hanno rapporti diversi con la Circoscrizione (concessioni, patto di collaborazione)».

Il centro civico, tra le altre cose, ha appena pubblicato una manifestazione di interesse per la concessione pluriennale dei locali ex palestra, che ha come finalità quella di istituire uno spazio aperto destinato a promuovere la realizzazione della cittadinanza attiva coinvolgendo famiglie, studenti, lavoratori, anziani, persone immigrate, persone in condizioni di fragilità socioeconomica, privilegiando il rapporto con le altre realtà associative territoriali.

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