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22 Maggio 2022 - 08:10
Tre colpi di pistola, poi una sgommata. Si parte da questi pochi elementi per cercare di dare un nome e un volto a chi, nella notte tra giovedì e venerdì, ha mandato un segnale intimidatorio al proprietario di un’automobile parcheggiata in via San Marino. Si parte da questo e dai filmati delle telecamere di videosorveglianza dei negozi della zona, acquisiti ieri mattina dagli investigatori della squadra mobile nella speranza che abbiano ripreso l’arrivo e la fuga del misterioso “pistolero”.
«Era quasi l’1 di notte - racconta Filippo, che vive a pochi passi dal luogo della misteriosa sparatoria - stavo guardando la televisione quando ho sentito quelle tre esplosioni e un’auto che sgommava. In realtà ho pensato fossero dei petardi». Non era così. Erano tre colpi di pistola che qualcuno ha esploso contro una Fiat Panda parcheggiata all’altezza del civico 91, a pochi passi dall’incrocio con via Gorizia. I proiettili hanno distrutto il lunotto posteriore della vettura senza, per fortuna, ferire nessuno.
Sul posto, chiamati proprio da alcuni residenti allarmati per le esplosioni, sono subito intervenuti gli uomini delle volanti che hanno provato a setacciare i dintorni, senza però trovare traccia di chi ha sparato. A quel punto, le operazioni sono passate alla scientifica, per i rilievi del caso, e alla squadra mobile.
In assenza di testimoni oculari, le indagini partono dal proprietario dell’automobile, un giovane che ha detto di non sapersi spiegare quanto accaduto. Gli investigatori comunque non hanno molti dubbi sul fatto che si sia trattato di una intimidazione a lui o, al massimo, alla sua famiglia. Di solito episodi simili sono legati o a minacce in ambienti malavitosi o a tentativi di estorsioni ma ovviamente è presto per escludere altre piste come quella sentimentale o la semplice vendetta per un presunto torto. La polizia al momento invece esclude l’ipotesi di un “pazzo” che ieri circolava nel quartiere: idea nata da un presunto episodio simile avvenuto nei mesi scorsi. Un episodio che però, secondo gli investigatori, non sarebbe mai avvenuto. Dalle immagini delle telecamere, gli agenti sperano di poter risalire al modello dell’auto usata da chi ha sparato e magari capire quante persone ci fossero a bordo. Visto che le telecamere di solito puntano sui marciapiedi e poche hanno una buona risoluzione notturna, riuscire a leggere la targa sarebbe un insperato colpo di fortuna.
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