La bocciofila chiusa da 5 anni è in mano a tossici e disperati

L’ingresso di tossici e disperati è un’apertura nella cancellata, sul retro. Due sbarre sono state tolte dai pompieri per fare uscire una donna che era entrata abusivamente. «I vigili del fuoco le hanno asportate perché quella signora non riusciva più ad uscire. Ma il nastro biancorosso è già strappato e sia di giorno che di notte - racconta un residente - c’è un via vai di gente». Il luogo incriminato è la bocciofila Asd Portofino, impianto che prende il nome dalla via del quartiere Mirafiori Sud. Una bocciofila che ha chiuso i battenti nel febbraio del 2017 a causa delle inadempienze economiche dell’ultima società che l’aveva in gestione. I bandi per rilanciarlo sono andati tutti deserti e il circolo, 240 metri quadrati di fabbricato con bar, ristorante, cucina e servizi, è abbandonato da cinque anni.

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E come succede con altre strutture in stato di abbandono, il luogo è diventato casa di disperati. Che entrando dal retro e facendosi largo tra l’erba mai più tagliata, si sono fatti un giaciglio su una panchina nel bocciodromo. Dove c’è ancora la sabbia, sono rimasti i cartelloni degli sponsor di quando il circolo era in funzione e i tabelloni per segnare i punti. Ma alla Portofino da anni non gioca più nessuno, anzi, adesso gli abitanti del quartiere sono preoccupati da clochard, spacciatori e tossici che hanno preso possesso del capannone. Segnalazioni pervenute al coordinatore della circoscrizione Due, Alessandro Nucera. Che commenta così: «Tutti i bandi per il circolo sono andati deserti. Ora c’è stato un cambio di destinazione d’uso, speriamo di riuscire a evitare che la Portofino diventi un ricettacolo di disperati».