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«No alle scorie nucleari: il Pianalto dovrà essere un patrimonio Unesco»

Poirino

Angelita Mollo ha un elenco di progetti avviati lungo una pagina. Così può guardare al futuro con ottimismo. Nonostante la prima metà del suo mandato sia stata segnata da pandemia, acqua “color Coca Cola” e il pericolo di ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari a due passi dal confine del suo comune.

«Dopo le elezioni del 2019, non ci saremmo neanche potuti immaginare una situazione del genere - sorride amara Mollo, sindaca di Poirino da otto anni - È un periodo che ricorderemo tutti, da cui siamo usciti bene grazie all’impegno delle associazioni e alla macchina comunale. Così siamo anche andati avanti con quello che avevamo già lanciato: penso soprattutto al “Bosco in città”, che adesso è quasi completato. Invece è già finita da tempo la pista ciclabile tra Poirino e la frazione dei Marocchi, dove abbiamo anche spostato la scuola materna». Il prossimo passo sarà creare ulteriori percorsi, anche in ottica cicloturistica: «Vogliamo fare squadra con gli altri comuni su questo fronte: il Distretto del Commercio e il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese sono fatti apposta per promuovere il territorio, i negozi e i prodotti tipici. Infatti pensiamo di candidare il nostro Pianalto come patrimonio dell’Unesco: è un’idea, siamo soltanto all’inizio ma è giusto provare a realizzare questo obiettivo. È anche per questo che abbiamo lottato contro il deposito di scorie nucleari: è giusto trovargli una collocazione ma non si può certo danneggiare una zona di pregio come la nostra». Cos’altro c’è in programma? «Avevamo già previsto di creare una Casa della salute nell’ex scuola Gaidano: ora, grazie a Regione e Asl, è arrivata la conferma dei fondi del Pnrr per far partire i lavori. E arriveranno anche 1,5 milioni di euro per abbattere e ricostruire gli alloggi popolari di Casa Alfazio, cui si aggiungono le risorse per la messa in sicurezza delle scuole».

Rimane il sogno di aprire un centro di formazione ai Marocchi, dove oggi c’è un edificio scolastico abbandonato: «Abbiamo provato a venderlo ma la gara è andata deserta - ricorda ancora Mollo, in amministrazione dal 1995 e al secondo mandato da sindaco - Ora ipotizziamo strade alternative con il sostegno di Santena e Pralormo. Inoltre speriamo di trovare i 600mila euro necessari per “L’utopia possibile”, il bus a due piani che abbiamo recuperato per renderlo un teatro viaggiante». Nel frattempo si spera di risolvere definitivamente i problemi delle tubature, che nell’ultimo anno hanno fatto uscire acqua marrone dai rubinetti dei poirinesi: «Smat ha promesso di risolvere con nuovi pozzi e la pulizia delle tubature. Intanto investirà 1 milione per rifare la rete idrica in via Indipendenza, la via centrale. Noi aggiungeremo 500mila euro per sistemare anche la strada e i marciapiedi, che hanno bisogno da tempo di un intervento. Ci sarà qualche disagio durante i cantieri ma ne varrà la pena».

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