«Da tutta Italia per Fatmir». Centinaia di albanesi a Mathi

Stanno arrivando da tutta Italia per porgere l’ultimo saluto a «Miri», ovvero Fatmir Ara, il 43enne imprenditore ucciso il 2 settembre a San Carlo Canavese da Davide Osella Ghena, 30enne operaio di Mathi, con almeno tre colpi di fucile. Diverse centinaia di albanesi, stanno raggiungendo Mathi in attesa del rosario che verrà celebrato questa sera, alle 19, nella chiesa parrocchiale. Tutti arrivati per stringersi attorno alla moglie Marinela Kroni e ai figli Elisa, Pietro, Fernando e Fiorentina, alla mamma Maria, al papà Gjergj e alla sorella Mirela.

Al termine della recita del rosario, la salma verrà portata in Albania, terra natia di Fatmir Ara, dove - in data ancora da stabilire - verranno poi celebrati i funerali. I suoi connazionali, parenti, amici di vecchia data e colleghi, stanno affollando l’abitazione della famiglia. Pregando, meditando, raccogliendosi in religioso silenzio. L’autopsia aveva spiegato come Fatmir Ara sia stato ucciso da alcuni colpi di fucile sparati in pieno volto.

Difeso dall’avvocato Paolo Campanale, Davide Osella Ghena era stato interrogato per 30 ore complessive. Prima dai carabinieri a Mathi, poi in procura a Ivrea davanti al pm Elena Parato, che ha coordinato le indagini. Dopo aver più volte cambiato versione dei fatti, il 30enne ha confessato l’omicidio. Spiegando quale arma avesse usato, dove avesse nascosto il telefono della vittima e i guanti usati per non lasciare tracce.

Le indagini, nonostante la confessione, sono ancora in corso. Perché al momento non è chiaro se abbia agito da solo o se sia stato aiutato da qualche complice. E, ancora, quale sia stato il movente dell’accaduto tra i tanti indicati dall’arrestato durante l’interrogatorio-fiume in procura.