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«E’ vietato l’ingresso ai cani»: cartello “fantasma” al cimitero

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Un divieto “fantasma” vieta l’ingresso dei cani al cimitero di Castellamonte e scoppia la polemica sui social. A Castellamonte è scoppiata la diatriba - veicolata dai social - quando domenica, improvvisamente, nei pressi del camposanto del capoluogo è comparso un cartello, con tanto di stemma della Città di Castellamonte, che vietava l’ingresso ai cani avvertendo che i trasgressori sarebbero stati puniti. La reazione dei cittadini è stata immediata e sui social non sono mancati strali e critiche all’Amministrazione del primo cittadino Pasquale Mazza. «È più facile multare chi entra al cimitero col cagnolino al guinzaglio piuttosto che prendere le m... che da tempo continuano a rubare sulle tombe di tutti! E chi la fa l’ammenda? Il necroforo o i socialmente utili?» così scriveva ad esempio una cittadina adirata per l’avviso. E come lei, magari con toni meno accesi, tanti altri cittadini e amanti degli animali. Una “rivolta” che però non ha stupito il sindaco tanto quanto il divieto vero e proprio. La vera sorpresa infatti è stato scoprire che quel divieto non esiste e che nessuno ha idea dell’origine di quel cartello. A spiegarlo è stato lo stesso sindaco, Pasquale Mazza: «Ho fatto una verifica con la maggioranza e con gli uffici: nessuno ha dato mandato di installare quel cartello, non lo abbiamo certo messo noi. Inoltre per farlo dovrebbe esserci un regolamento al quale appellarsi, anche per le eventuali sanzioni». Regolamento che non esiste e quindi «lo faremo rimuovere». Il sindaco però “tira le orecchie” ai suoi concittadini: «Mi spiace averlo dovuto apprendere dai social. Sono un sindaco disponibile e lo sanno tutti, bastava una telefonata direttamente a me e avremmo risolto. Negli anni sia noi che le precedenti amministrazioni abbiamo investito molto sul cimitero per sistemarlo, spiace leggere certi commenti ingiusti sulle condizioni del camposanto. Vero c’è ancora molto da fare, ma ci stiamo lavorando. Per la sicurezza bisogna anche valutare la privacy delle persone che si recano a visitare i defunti prima di mettere ovunque telecamere». Nei commenti, infatti, oltre alle critiche al cartello, molti cittadini hanno lamentato i furti ai danni dei sepolcri con la rimozione di vasi, giochini per i piccoli defunti, ricordi e altro che ignoti saccheggiano indisturbati.
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