Graffiti, vandalismi e forme falliche: il park del Tribunale è una vergogna

Di dieci torrette non se ne salva una. Quella messa peggio è la numero quattro, dove manca anche un vetro, l’ascensore è tutto imbrattato e il regolamento per gli utenti è stato reso illeggibile. Ma sono tutte le strutture del parcheggio sotterraneo del Tribunale a versare in condizioni pietose. I sotterranei del Palagiustizia, nel giardino di corso Vittorio angolo via Borsellino, sono diventati un vero e proprio luna park dei vandali, dove regna il degrado. Tutti imbrattati i muri e i vetri tra graffiti, insulti, persino forme falliche. Le porte degli ascensori sono ricoperte di scritte e gli orribili tag arrivano fino ai sotterranei, dove basta scendere le scale per sentire un forte odore di urina e vederne - purtroppo - anche alcuni residui.

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In poche parole, quello che dovrebbe essere uno dei biglietti da visita della città, dove far sostare gente che poi deve recarsi al Tribunale, al Giudice di pace nelle ex Nuove, a Porta Susa o al terminal dei pullman, è una vergogna tra vandalismo, abbandono e sporcizia. Nella torretta numero sei, proprio di fronte al Palagiustizia, oltre ai graffiti c’è pure un nastro che impedisce l’uscita, mentre alla torretta numero nove ci sono due vetrate con i vetri in frantumi.

Il park sotterraneo conta un totale di 506 posti auto, peraltro scarsamente utilizzati, e ha 112 telecamere che in teoria dovrebbero osservare tutto ma non è custodito e infatti Gtt, che lo gestisce, come recita il regolamento «non risponde di eventuali furti o danni a persone, cose o veicoli in sosta». Ammesso che qualcuno riesca a leggerlo, il regolamento, visto che è ricoperto dai graffiti.