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Pessione saluta l’ultimo bar: «Colpa della pista ciclabile»

bar pessione

Silvia Brunetti ha perso il 40% degli incassi per il nuovo senso unico in via Martini e Rossi, a Pessione (frazione di Chieri): «Quel crollo, insieme all’affitto alto e all’aumento delle bollette, mi ha convinto a chiudere il mio bar».

Le serrande del Caffè 105 di Pessione si sono abbassate definitivamente il 30 settembre. Come Brunetti temeva quando, in estate, il Comune ha realizzato una pista ciclopedonale e ha reso a senso unico la via principale della frazione: «Sicuramente la nuova viabilità ha inciso, ho perso il 40% perché le auto provenienti da Poirino non passavano più davanti al locale. Intanto le bollette sono schizzate: per la corrente pagavo una media di 700 euro, saliti a 1.700 ad agosto. Senza contare i 1.200 euro di affitto al mese». Brunetti non vuole calcare la mano, anche perché sta già lavorando per un’azienda: «Dovrebbe essere il proprietario del locale ad agire contro il Comune, visto che ha modificato la viabilità senza tenere conto delle esigenze di cittadini e commercianti di Pessione».

Quindi ora, lungo la via, rimane solo la panetteria: «Per adesso resiste ma siamo preoccupati - ammette Mario Vergnano, storico panettiere che ha appena ceduto l’attività ma è rimasto padrone dei muri - Io l’ho detto da quando hanno fatto questa pista, che finisce pure nel nulla: se la gente non può passare o fermarsi con l’auto, tira dritto e non scende a comprare. Così si fanno morire i paesi come il nostro».

La Giunta comunale incassa, come ha già fatto negli incontri pubblici con cui ha cercato di spiegare il progetto della pista. Così come quello della futura “bretella”, per cui il Comitato per Pessione ha già fatto ricorso al Tar. Ora i residenti minacciano ulteriori proteste e chiedono il ritorno del doppio senso di marcia, rafforzati anche dalla chiusura del bar di Brunetti: «Sulla bretella siamo tranquilli - premette l’assessore alla viabilità, Paolo RainatoSul senso unico e sulla pista stiamo discutendo con la Regione: valutiamo una soluzione alternativa, magari realizzando dei parcheggi dove possibile. Ma non torneremo alla situazione precedente: ci spiace per la chiusura del bar ma è una questione di sicurezza per pedoni e ciclisti, che tanti apprezzano».

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