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Usura e roghi di immondizia: sequestrato il tesoro dei rom

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Un sequestro da oltre 3 milioni di euro a 12 nomadi indagati per usura e illeciti ambientali.

Nel mirino della procura di Asti è finito un gruppo di persone che abita nel campo di via Guerra di Asti, indiziati a vario titolo di usura, abusiva attività finanziaria, gestione di rifiuti non autorizzata, combustione illecita di rifiuti ed altre violazioni in materia ambientale. Tra le loro vittime, anche un imprenditore di Moncalieri che, essendo in difficoltà economiche, aveva chiesto un prestito al gruppo di rom. Una pessima idea, in quanto l’imprenditore si è trovato ben presto invischiato in un vortice di rate da restituire a interessi ultramaggiorati, una situazione dalla quale, visto che oltretutto si trovava in difficoltà economiche, era impossibile uscire. Anche lui è stato “visitato” dai finanzieri per una perquisizione alla ricerca di elementi di prova della sua vicenda.

Per quanto riguarda gli illeciti ambientali, in pratica, gli indagati raccoglievano abusivamente rifiuti pericolosi e non (macerie, cartoni, materiale elettrico, batterie, pneumatici, oli esausti) presso vari imprenditori. Il materiale veniva poi abbandonato in prossimità del campo nomadi di via Guerra, dopo la rimozione dei rottami ferrosi destinati a successiva rivendita, mentre i residui (plastica, cartone, rifiuti umidi, barattoli contenenti residui di olio minerale, vernici, guaine di plastica), venivano dati alle fiamme con le conseguenze immaginabili per la salute pubblica. “Attività” di cui sono accusate le aziende che fanno capo agli indagati, una delle quali, da sola, ha generato un volume d’affari nel 2021 di 2,6 milioni di euro. Sono stati sequestrati due capannoni industriali, 6 aziende, 12 mezzi, per un valore di oltre 3 milioni di euro. Nei sequestri anche una discarica abusiva con circa 60 tonnellate di rifiuti e contanti per 20mila euro.

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