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I lavori del ponte sono terminati (ma il collaudo si fa tra un anno)

ponte pavone gn
Dopo quattro anni di lavori il viadotto di interscambio di Pavone è ancora chiuso. Infatti, mezzo svincolo della bretella Ivrea-Santhià, nel punto in cui si immette sull’autostrada Torino-Aosta, è ancora interdetto al traffico perché non ne è stata certificata l’agibilità. Attualmente è aperto solo lo svincolo nella direzione opposta, verso Ivrea e questo obbliga chi deve andare verso Torino a risalire un tratto di A5 in direzione Aosta, uscire a Ivrea e rientrare in autostrada dal lato opposto. Un ’assurdità e un disagio, tanto che molti automobilisti e mezzi pesanti, anziché rientrare in direzione San Giorgio Canavese, preferiscono percorrere la statale 565 Pedemontana fino a Castellamonte o Rivarolo, attraversando il ponte Preti. A subire i disagi è soprattutto un’ampia zona dell’Alto Canavese perché questa prolungata chiusura ha riversato sulla viabilità ordinaria moltissimi tir. L’allarme l’ha lanciato nei giorni scorsi il sindaco di Castellamonte e consigliere della Città metropolitana, Pasquale Mazza: «Sono anni - ha detto - che attendiamo il completmento di quella infrastruttura. La chiusura ha determinato un aumento del traffico, danni economici per le aziende e problemi di ingorghi». La pratica per riaprire lo svincolo si è arenata al ministero delle Infrastrutture. I lavori al ponte risultano ultimati a novembre 2021 e da allora Ativa, la società che gestisce l’autostrada, è in attesa dell’agibilità da parte del Ministero, oggi retto da Matteo Salvini. Il collaudo definitivo è stato sollecitato più volte, ma non è ancora arrivata una risposta definitiva dal momento che sono in ballo le concessioni autostradali. E senza quel via libera non è possibile riaprire lo svincolo di Pavone in direzione sud.
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