L’arrosto le va di traverso, 66enne muore soffocata

È rimasta soffocata da un boccone mentre era intenta a consumare il pranzo. È morta così, domenica scorsa, 21 maggio, una donna di 66 anni di nazionalità italiana. La vittima era una ospite della comunità per degenti psichiatrici «Pro.ge.co.» di via Monviso a Sangano.

La tragedia attorno alle 13. Come tutti gli altri ospiti, la donna si trovava a tavola per il pranzo. Dopo aver mangiato il primo, il personale (tra cui un'educatrice e un operatore socio sanitario) le aveva appena portato il secondo. Che, in quella circostanza, era composto da un piatto di arrosto di vitello ben cotto, qualche fetta di prosciutto cotto e, ancora, un piatto di verdure.
Un pasto leggero, come prevede il piano nutrizionale della «Pro.ge.co.», società nata nel 1986 e che include tre unità dislocate in posti diversi: una casa di riposo da venti posti in via Serena e una struttura residenziale psichiatrica da sedici posti in via Monviso a Sangano e, ancora, un’altra struttura residenziale psichiatrica da undici posti in via Dei Tigli a Bruino.
In via Monviso sono presenti, 24 ore su 24, personale oss, medico e infermieristico.

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Appena la donna ha iniziato a tossire tutto il personale ha compreso la gravità della situazione. Di qui l’immediata chiamata al 112 con la richiesta di aiuto e il tempestivo arrivo di un’ambulanza di soccorso avanzata. Ma né il personale della struttura - che ha provato la «manovra di Heimlich» per provare a farle espellere il boccone - né i sanitari del 118 (che le hanno praticato il massaggio cardiaco) sono riusciti a salvarla: la donna è morta poco dopo tra la disperazione dei presenti e della stessa direzione della struttura. Il tutto nonostante il rapidissimo intervento dei mezzi di soccorso.

Il medico legale dell’Asl To3 ne ha poi constato il decesso. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Piossasco.
Da quanto si è appreso, la donna viveva nella struttura da più di un anno e dalla struttura precisano come la 66enne non fosse affetta da alcuna patologia che le potesse creare problemi di deglutizione. Ora sono in corso le indagini di rito da parte dei militari dell’Arma.