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L'appello

In giro per l'Europa con il camper. Ma glielo rubano all'Ikea di Collegno

Da giorni gli inglesi Helen ed Andrew cercano "Hermy" a Torino e provincia: «Aiutateci a ritrovarlo»

Camper rubato Ikea Collegno

Quel camper era la casa di Helen ed Andrew, con dentro tutto quello che avevano. E la coppia di inglesi lo usava per realizzare il desiderio di girare l’Europa: un sogno che si è interrotto qualche giorno fa nel parcheggio dell’Ikea di Collegno, dove il loro camper è sparito nel nulla. Rubato, insieme a tutto quello che conteneva: «Pensiamo che sia in un campo rom: aiutateci a ritrovarlo».


A raccontare la disavventura è la stessa Helen, 32enne inglese che dall’inizio dello scorso anno aveva recuperato quel vecchio camper Hymer. Lo aveva chiamato “Hermi” in onore di Hermione, l’amica di Harry Potter, e lo ha trasformato nella sua casa. Lei e il beagle Honey Bear hanno iniziato a viaggiare, poi si è aggiunto Andrew, 30enne scozzese.

Helen,  Andrew e il cane Honey Bear davanti a “Hermy”, il camper di marca Hymer che è stato rubato nel parcheggio dell’Ikea di Collegno

Dopo Spagna, Olanda e Svizzera, sono arrivati a Torino: «Ci siamo fermati all’Ikea di Collegno per fare compere. Pochi minuti ma abbastanza perché non trovassimo più il camper al ritorno». Così come tutto il suo contenuto: vestiti, carte di credito, passaporti, ricordi, gioielli e anche le ceneri di un altro cane, Cookie. «E per fortuna Bear era con noi, altrimenti sarebbe stato ancora peggio» aggiunge Helen con la voce rotta dal pianto.
La buona notizia di questa vicenda sfortunata è la solidarietà ricevuta da una famiglia di torinesi, che ha aiutato Andrew ed Helen a sporgere denuncia alla polizia e li ha pure ospitati in casa loro.

Qui sopra, la coppia inglese con i torinesi che li hanno aiutati dopo il furto del camper

Un’altra buona notizia è la raccolta fondi lanciata da amici e familiari per aiutare la coppia, che ora si trova senza casa, lavoro e soldi: l’obiettivo minimo di 1.500 euro è già stato superato. Adesso i due sono ospitati in una casa di Scalea, in Calabria: «A Torino abbiamo vissuto una brutta esperienza ma vogliamo restare in Italia nella speranza di ritrovare il nostro camper: siamo convinti che sia ancora in zona, forse in un campo rom».

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