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il retroscena

Volvera, i dissapori tra la coppia e il killer (e prima della tragedia, la chiamata al 118)

Nel pomeriggio, da via XXIV Maggio è partita una chiamata d'emergenza: l'assassino aveva dato in escandescenze

I carabinieri sul luogo della tragedia

I carabinieri sul luogo della tragedia

Liti che andavano avanti da tempo. E poche ore prima della mattanza, una telefonata effettuata al 118. Perché a quanto pare, Andrea Longo aveva dato in escandescenze poche ore prima di scatenare la sua follia. Questo, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, l'antefatto della tragedia avvenuta in via XXIV Maggio a Volvera, alle porte di Torino. Simone Sorrentino, 24 anni, e Chiara Spatola, 29 anni, non andavano d'accordo con Andrea Longo, 34 anni, il killer che ieri sera, 24 aprile, li ha ammazzati a coltellate per poi rivolgere verso di sé l'arma e pugnalarsi alla gola, morendo anche lui.

Un coltellaccio, molto simile a quello di un sub o di un soldato (o di quello che si vede in film come "Rambo"). Doppia lama, lunga circa 40 centimetri, affilatissima. Era questa l'arma che Andrea Longo ha utilizzato durante la sua follia omicida. L'assassino classe '90 non era piemontese bensì lombardo, essendo nato a Saronno, comune della provincia di Varese. In passato aveva lavorato come autotrasportatore, ma non aveva un impiego da febbraio (l'ultimo lavoro, tramite una cooperativa). Alle spalle, il 34enne Longo aveva però dei precedenti penali. E soffriva, appunto, di problemi psichici. Era vicino di casa della giovane coppia, abitando anche lui al primo piano dello stabile, nell'alloggio a fianco, da pochi mesi. All'ora di cena, Andrea ha litigato con i due fidanzati. Chiara e Simone avrebbero bussato al suo appartamento, probabilmente stufi delle sue continue urla. A quel punto, il 34enne ha scatenato la sua furia, armandosi di coltello e pugnalando a morte i due ragazzi. Una mattanza iniziata sulle scale, poi terminata nel cortile interno. Prima, Longo avrebbe ammazzato Simone, e dopo la sua fidanzata. Diverse coltellate. Infine, alla vista dei due corpi distesi l'uno accanto all'altro nel cortile, Andrea ha deciso di farla finita. Pugnalandosi col coltello ancora sporco di sangue, usato prima per uccidere.

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