Chi è la ragazza che cammina sola a Verolengo? Preoccupazione e silenzi intorno a un mistero che interroga un intero paese

Una figura solitaria, spesso a piedi tra il centro e le vie periferiche, con indosso solo un reggiseno e pantaloncini. La scena si ripete da giorni a Verolengo, piccolo comune della pianura torinese, e inizia a scuotere le coscienze. Non c’è aggressività, non c’è disturbo. Ma c’è una presenza silenziosa che non passa inosservata, che incuriosisce, preoccupa e divide.

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La giovane cammina da sola, a ogni ora, con lo stesso portamento calmo. A volte si ferma, come se aspettasse qualcosa o qualcuno. Qualcuno dice che sembra mettersi in posa, ma accanto a lei non c’è alcuna fotocamera. Solo sguardi. Quelli di chi si chiede se stia bene, se abbia bisogno, se dietro quel silenzio si nasconda una richiesta d’aiuto.

A più di un passante, la ragazza ha risposto con garbo. «No, grazie», dice a chi si avvicina per offrirle aiuto. Una frase semplice, ma che sembra dire tanto. Eppure lascia tutti con la stessa domanda: davvero non ha bisogno di nulla?

Nel paese, la vicenda ha smesso di essere solo un passaparola. È diventata un caso. Alcuni cittadini si sono detti preoccupati per la sua salute, fisica e mentale. Altri si interrogano sul limite tra rispetto della libertà individuale e necessità di intervento. Si teme che, lasciata sola, possa essere vittima di un incontro sbagliato.

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