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il femminicidio

Il rimprovero della moglie: «Devi farti curare». E Pasquale l'ha uccisa a coltellate

Si indaga sul movente che ha spinto l'uomo ad ammazzare la moglie. Pasquale Piersanti era No Vax e si era vaccinato per obbligo

I carabinieri, con la scientifica, davanti al palazzo dov'è avvenuto il femminicidio

I carabinieri, con la scientifica, davanti al palazzo dov'è avvenuto il femminicidio

Il vaccino anti-Covid. Era stato obbligato a farlo per questioni legate al lavoro Pasquale Piersanti, il 61enne pensionato che mercoledì pomeriggio, intorno alle 18, ha ucciso a coltellate la moglie Fernanda Di Nuzzo, sua coetanea, nell’appartamento situato al terzo piano di via Moncalieri 47, nel comune di Grugliasco, venendo poi arrestato dai carabinieri. Pasquale Piersanti, stando alle prime ricostruzioni che emergono dopo il femminicidio, quel vaccino contro il Covid-19 non voleva farlo, per via delle sue idee, contrarie alla vaccinazione. Eppure al lavoro (Pasquale Piersanti era un dipendente ospedaliero, prima di andare in pensione) gli hanno “caldamente” consigliato di immunizzarsi. Altrimenti, avrebbe rischiato il suo posto di lavoro. Come succedeva a molti italiani, durante il periodo della pandemia. 

Dopo la vaccinazione, Pasquale avrebbe contratto una malattia autoimmune. E avrebbe dato la colpa di quella malattia al vaccino contro il Covid. Da quel momento, l’uomo è caduto in un forte stato di depressione, fino ad andare in cura da uno psichiatra. Prendeva dei farmaci, Pasquale Piersanti, per curare la sua forte depressione. Poi ad un certo punto ha interrotto l’assunzione di quelle pastiglie, venendo fortemente richiamato dalla moglie Fernanda Di Nuzzo che gli chiedeva di riprendere la cura. Da quel rimprovero è nato il litigio furente tra i due coniugi, culminato nelle numerose coltellate, inferte con un coltello da cucina, all’addome della povera assistente educativa.

Fernanda Di Nuzzo è finita all’ospedale Molinette di Torino, dov’è spirata la mattina successiva al suo arrivo. Ad assistere al brutale omicidio della madre, la figlia di 24 anni affetta da sindrome di Down e che era appena tornata a casa con il pulmino dal centro diurno. La ragazza, per fortuna, non ha riportato ferite ma è stata comunque trasportata alle Molinette, perché era in stato di shock dopo aver visto il padre assassinare la madre a coltellate. E’ stata però la figlia, nonostante lo shock, a telefonare al 112 per chiamare i soccorsi, venendo poi aiutata nella telefonata da una vicina di casa. Sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno arrestato Pasquale Piersanti, portato anche lui nel “repartino” delle Molinette di Torino.

Non era seguito dai servizi sociali del Comune, il marito-killer. Perché era stato proprio lui a rifiutare il percorso. I vicini di casa assicurano di non avere mai sentito liti tra il marito e la moglie. Sotto il palazzo di via Moncalieri 47, in effetti, i carabinieri non sono mai venuti. Eppure tra quelle quattro mura qualcosa non andava. La depressione di Pasquale era sempre più forte, dovuta appunto a una malattia che, secondo lui, avrebbe avuto origine dalla vaccinazione anti-Covid. Vaccinazione che l’uomo non voleva effettuare, in quanto contrario al vaccino. Mentre subito dopo aver ucciso la moglie, ha chiuso la porta a chiave e solo dopo un po’ di tempo ha aperto ai carabinieri che bussavano. Per farfugliare qualche parola incomprensibile, prima di essere arrestato.

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