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29 Maggio 2025 - 19:20
I carabinieri sul luogo del femminicidio
E’ deceduta questa mattina alle nove. Dopo un ricovero di quattordici ore e un’operazione chirurgica in ospedale. Troppo gravi le ferite riportate da Fernanda Di Nuzzo, assistente educativa di 61 anni, massacrata dalla furia omicida del marito Pasquale Piersanti, suo coetaneo, pensionato. Fernanda è morta all’ospedale Molinette di Torino, dov’era già arrivata in condizioni disperate a seguito delle coltellate, numerose, ricevute nel tardo pomeriggio di mercoledì nell’alloggio al terzo piano del condominio di via Moncalieri 47, a Grugliasco. Pasquale Piersanti, che si trova anche lui alle Molinette, nel “repartino”, è in stato di arresto ad opera dei carabinieri e adesso per lui l’accusa è di femminicidio.
Qualche etto di prosciutto comprato sotto casa, alla macelleria del Gerbido. E poi le ricariche telefoniche acquistate in tabaccheria. Una vita riservata quella di Fernanda Di Nuzzo e Pasquale Piersanti. Lei era assistente educativa in via Collino 12, all’istituto comprensivo Ezio Bosso. Lui era pensionato dopo essere stato dipendente. «Erano persone riservate, lui girava in bicicletta, veniva in negozio e comprava del prosciutto cotto, ma non dava molta confidenza», racconta Pino Barbieri, titolare della macelleria del Gerbido. I due coniugi vivono in corso Moncalieri 47 da oltre vent’anni. La figlia della coppia, che ha 24 anni, è affetta da sindrome di Down ed era in casa quando sono partite le coltellate fatali a Fernanda. Per fortuna, la ragazza non è rimasta ferita, ma è finita anche lei all’ospedale Molinette, ricoverata in stato di shock. Fernanda e Pasquale hanno anche un figlio, che però non vive in via Moncalieri ma a Torino. «Persone normali», così Giuseppe Quaglia, tabaccaio, definisce la coppia di Grugliasco. «Non erano clienti assidui, qualche volta venivano a pagare le bollette o a fare le ricariche telefoniche». «Fernanda comprava il pane da noi, arrivava con la figlia. Liti col marito? Mai viste», assicura Paola Marcone, panettiera che lavora al forno del Gerbido.
Insomma, una coppia “insospettabile”. Eppure, tra quelle quattro mura si è consumato un femminicidio. La figlia 24enne è seguita dai servizi sociali ed era tornata a casa dal centro diurno quando è scoppiata la lite finita nel sangue. Fuori dal palazzo, c’è ancora parcheggiata la Fiat Stilo della coppia. Pasquale ogni tanto non trovava parcheggio nel posto degli invalidi e per questo suonava il clacson e si arrabbiava. Ma non si era mai mostrato, almeno in pubblico, violento verso la moglie. Infatti, in via Moncalieri 47 i carabinieri non erano mai arrivati. Perché, a quanto pare, i vicini non sentivano le liti. Ammesso che ci siano state. Il sindaco di Grugliasco, Emanuele Gaito, e l'assessora Anastasia Rita Guarna, dichiarano: «Avvenimenti come questo ci fanno capire che c’è ancora tanto lavoro da fare ed è necessario tenere alta l'attenzione. Metteremo in campo azioni trasversali di prevenzione e sensibilizzazione, insieme alle associazioni, perché questo è un problema che riguarda tutti. Il vicesindaco Elisa Martino assicura di avere «allertato il Consorzio ovest solidale per prendere in carico la situazione e aiutare la ragazza in tutti i difficili passaggi che la aspettano. Ci stiamo occupando di lei con i servizi sociali». Nel giorno del funerale di Fernanda, a Grugliasco sarà lutto cittadino.
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