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albenga
07 Agosto 2025 - 19:47
Bambino di Orbassano muore giocando in spiaggia in Liguria. Giuseppe aveva solo 9 anni (foto di repertorio)
Giuseppe stava giocando in spiaggia. Come tutti i bambini, si divertiva tra un castello di sabbia, il pallone e un bagno in mare. Risate che si sono interrotte all'improvviso lunedì, quando sono state soffocate da una crisi respiratoria improvvisa, violentissima che l'ha colto davanti agli occhi terrorizzati dei genitori e degli altri bagnanti. Un giorno di vacanza che in pochi secondi si è trasformato in tragedia: Giuseppe che stramazza al solo, la vitalità dei suoi 9 anni improvvisamente spenta, l'intervento dei medici, la corsa dell'ambulanza in ospedale, il ricovero, le preghiere fino all'epilogo, quello più temuto, quello che nessuno avrebbe voluto vedere. Il suo giovane cuore si è fermato oggi pomeriggio: Giuseppe non c'è più.
Il bambino aveva 9 anni ed era di Orbassano, in provincia di Torino. Era partito con i genitori dal Piemonte per trascorrere qualche giorno di vacanza in Liguria, ad Albenga (in provincia di Savona) quando, all’improvviso, si è sentito male in spiaggia e si è accasciato. Dopo aver ricevuto le prime cure sul litorale dai sanitari della Croce Bianca di Alassio intervenuti con l’automedica del 118., il bambino è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Qui i medici hanno capito subito che le sue condizioni erano disperate e ne hanno disposto il trasferimento al Gaslini di Genova, più attrezzato per emergenze simili, dove era stato ricoverato in terapia intensiva. Per due giorni, il piccolo ha lottato, circondato dall'amore dei genitori e dalla determinazione dei medici ma, oggi, purtroppo si è arreso. Mamma e papà, pur se distrutti dal dolore, come ultimo atto d'amore hanno chiesto di donare i suoi organi in modo che il sacrificio del loro Giuseppe possa almeno dare un senso alla vita di altri bambini sfortunati.
L'Asl 2 della Liguria, in una nota, ha espresso «alla famiglia la più profonda vicinanza e il più sentito cordoglio per il tragico epilogo». Poi la spiegazione di quanto avvenuto: «L’automedica è arrivata da Alassio in 4 minuti, ampiamente nei tempi previsti dal protocollo e, fin dai primi momenti dell’accaduto, medici, operatori sanitari e volontari hanno attivato con tempestività tutte le procedure di emergenza del caso, operando con la massima professionalità e dedizione - sottolinea l'Asl - Purtroppo, le condizioni cliniche del piccolo sono apparse sin da subito estremamente critiche e ogni sforzo si è scontrato con la gravità della situazione. È stata una vicenda che ha profondamente colpito tutti coloro che vi sono stati coinvolti, suscitando grande commozione e partecipazione emotiva. Gli operatori hanno continuato a sperare, fino all’ultimo, in un esito diverso. Alla famiglia, in questo momento di immenso dolore, il pensiero commosso di tutta l’azienda».
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