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L'INIZIATIVA

Schermi di pace, quando lo smartphone diventa cinema: quattro scuole torinesi raccontano la pace

Studenti di Caluso, Ciriè, Susa e Rivoli creano reel sulla pace, guidati da professionisti tra sceneggiatura, regia e montaggio.

Schermi di pace, quando lo smartphone diventa cinema: quattro scuole torinesi raccontano la pace

Si è concluso il progetto “Schermi di pace”, che ha coinvolto gli studenti di quattro istituti superiori del Torinese: il Martinetti di Caluso, il Doria di Ciriè, il Ferrari di Susa e il Romero di Rivoli. Per diverse settimane, gli studenti hanno utilizzato i propri smartphone come set di ripresa per realizzare cortometraggi sul tema della pace.

Il percorso formativo è stato curato da professionisti come Gabriele Testa e il regista Stefano Di Polito, che hanno fornito lezioni di sceneggiatura, regia e montaggio. Il lavoro degli studenti si è distinto per la maturità con cui hanno affrontato il tema, partendo dalle paure e dalle relazioni del quotidiano, come ha osservato Testa.

I lavori finali sono eterogenei, ma uniti dall'idea che la pace non sia un concetto astratto, ma un "gesto minimo", una postura verso l'altro. Molti corti riflettono sui conflitti quotidiani, dimostrando come un dettaglio possa ribaltare una situazione.

Il progetto ha promosso il passaggio degli studenti dalla sola fruizione alla produzione audiovisiva. L'uso della tecnologia, in questo contesto, è diventato uno strumento per sviluppare uno sguardo critico e per "fare domande al mondo", trasformando il cinema amatoriale in un mezzo di espressione e responsabilità.

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