Vite di Langa e Roero, la memoria che fa comunità: Petrini e Tibaldi chiamano a raccolta i giovani

Il libro "Vite di Langa e Roero" di Carlo Petrini e Paolo Tibaldi (Slow Food) analizza la trasformazione del territorio dalla "Malora" al successo enogastronomico. La presentazione è fissata al Teatro Sociale di Alba il 10 dicembre .

L'obiettivo principale è tramandare la memoria della civiltà contadina ai giovani , utilizzando la storia come bussola per affrontare le sfide attuali. Petrini sottolinea l'importanza di "governare il limite" e ricreare il senso di comunità , dato che l'eccesso di turismo rischia di snaturare i paesi.

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L'opera invita a guardare al futuro con realismo , partendo dalle radici, per evitare retoriche. Conoscere le radici, comprese le difficoltà storiche come l'emigrazione, è essenziale per immaginare il futuro con realismo . Se Slow Food ha in passato valorizzato il legame tra cibo, ambiente e saperi locali, oggi Petrini indica che la sfida si sposta dalle logiche del fast food al nodo delle filiere e dei territori

Infine, si evidenzia la necessità di supportare l'inserimento dei lavoratori migranti con formazione e dignità, riconoscendo il dovere di accoglienza.

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